DayFR Italian

Nell’acqua del rubinetto, massiccia contaminazione da sostanze inquinanti eterne

-

L’acqua del rubinetto è massicciamente contaminata PFASsvelare UFC-Cosa scegliere e generazioni future. L’associazione dei consumatori edONG pubblicare uno studio allarmante sulla presenza di PFASces « inquinanti eterni »nell’acqua in Francia. Le analisi sono state effettuate in trenta comuni. 96 Il % dei campioni presenta tracce di queste sostanze perfluorurate, note per la loro persistenza nell’ambiente e per i loro potenziali effetti tossici. Gli studi già collegano alcuni ad un aumento del rischio di cancro, malattie della tiroide o disturbi ormonali.

Tra i trentatré PFAS ricercato, il TFA (acido trifluoroacetico), derivante dalla degradazione dei pesticidi fluorurati e di altri composti industriali, desta particolare preoccupazione. È stato rilevato in ventiquattro dei trenta campioni analizzati, con concentrazioni record nell’Xe distretto di Parigi (6.200 nanogrammi per litro), Lille (290 ng/l) e Lione (120 ng/l). Vengono visualizzate alcune zone, come Tours o i dintorni di Rouen « cocktail » numero impressionante di sostanze inquinanti: fino a undici PFAS letture diverse in un unico campione.

La colpa è delle emissioni industriali e agricole

« L’acqua del rubinetto è il primo alimento che consumiamo. Notiamo però che è sistematicamente contaminato da queste sostanze derivanti da decenni di scarichi industriali e agricoli nei corsi d’acqua e nelle falde acquifere. »afferma Olivier Andrault, responsabile del progetto alimentare pressoUFC-Cosa scegliere. E se esistono dispositivi di filtraggio e disinquinamento dell’acqua del rubinetto, « non consentono un’eliminazione efficace PFAS »si lamenta.

Nonostante questa presenza diffusa, queste concentrazioni in PFAS rimanere conformi alla legislazione francese, molto meno rigorosa di quella di altri paesi. Fissa una soglia di 100 ng/l per un set da venti PFASun livello ben superiore agli standard danesi (2 ng/l per 4 PFAS) e americano (4 ng/l per 2 PFAS). Per fare un confronto, negli Stati Uniti, sei dei campioni analizzati in Francia sarebbero giudicati non conformi e, con lo standard danese, questa cifra salirebbe a quindici su trenta.

Mentre alcuni paesi europei hanno già adottato soglie drastiche, la Francia continua ad applicare standard meno restrittivi, in particolare ignorando la presenza di TFA nei controlli normativi. « Questo è un vero punto cieco. Le autorità non controllano la TFAquindi non ritengono che ci sia un problema. Tuttavia, le nostre analisi mostrano che è presente assolutamente ovunque, che è probabilmente il contaminante più diffuso nei rubinetti francesi. »rileva François Veillerette, portavoce di Générations futures. Richiede la rapida rimozione dei pesticidi contenenti il TFAcome il flufenacet.

>

« Più di 40 % di ettari comprende un erbicida autunnale formulato con flufenacet », si legge sul sito della Bayer, colosso dei pesticidi.
Flickr / CC DI 2.0 / Frederic Bisson

È necessaria una riforma degli standard francesi

L’UFC-Que Choisir e Générations futures chiedono una profonda riforma delle norme in vigore. Chiedono un abbassamento delle soglie autorizzate, una valutazione tossicologica dell’ TFA e la sua integrazione nei controlli sull’acqua potabile, nonché un rafforzamento delle restrizioni PFASin particolare quelli derivanti dai pesticidi.

Chiedono inoltre responsabilità da parte dei produttori e dei produttori di pesticidi, ritenendo che il costo della decontaminazione non debba ricadere sui consumatori. È stato recentemente crittografato dal quotidiano Il mondoa 100 miliardi di euro l’anno in Europa.

Al di là delle soglie e delle cifre, occorre cambiare l’intero approccio. « Oggi le molecole chimiche vengono valutate sulla base dei dati forniti dai produttori stessi. Ciò crea un profondo pregiudizio nella stima della loro pericolosità. Non dovremmo aspettare decenni di prove accumulate per agire »si rammarica di Olivier Andrault.

« Non aspettare decenni di prove per agire »

Mentre la direttiva europea sulla qualità dell’acqua potabile entrerà in vigore nel 2026, le associazioni sperano che la Francia colga l’occasione per adottare misure più protettive. Intanto chiedono ai parlamentari di rilanciare il disegno di legge, presentato dal deputato ambientalista Nicolas Thierry, volto a vietare queste sostanze nei prodotti di uso quotidiano e a rafforzare la responsabilità di chi inquina.

Leggi anche: PFAS : tre domande per capire tutto” inquinanti eterni »

IL ONG mettono in guardia anche dalle pressioni delle lobby industriali nelle discussioni europee sulla restrizione dei PFAS. « Il progetto viene smantellato da un aumento delle esenzioni »avvisa Olivier Andrault. « Senza una forte volontà politica, la contaminazione dell’acqua da parte di inquinanti perenni continuerà per decenni »avverte François Veillerette.

leggenda

Related News :