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entra un nuovo attore: La Nouvelle Tribune

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Due grandi progetti stanno attualmente dando forma alla battaglia del gas tra Nigeria et l’Europa. Da un lato, il gasdotto transahariano (TSGP), trasportato dall’Algeria, propone l’attraversamento del Niger prima di attraversare il Mediterraneo. Dall’altro, l’asse Nigeria-Marocco traccia una rotta marittima lungo tredici nazioni dell’Africa occidentale. Questa competizione strategica tra i paesi del Maghreb sta vivendo un progresso significativo con l’ingresso di un nuovo partner industriale.

Competenza asiatica al servizio dell’Africa

Il colosso industriale Jingye, che produce ogni anno 15 milioni di tonnellate di acciaio, conferma il proprio impegno per la costruzione del gasdotto Nigeria-Marocco. Questo progetto titanico, dal costo di 26 miliardi di dollari, richiede una maestria tecnica eccezionale. Il gruppo, che lasciò il segno soprattutto con la costruzione dell’aeroporto nel Pechino Daxing e l’acquisizione strategica di British Steel, apporta al progetto il suo comprovato know-how nelle infrastrutture complesse.

Un accordo finanziario multinazionale

La costruzione del gasdotto beneficia del risoluto sostegno degli attori finanziari internazionali. Là Banca islamica per lo sviluppo e il Fondo OPEC hanno dimostrato in particolare il loro desiderio di investire in questa infrastruttura strategica. Il calendario sta diventando più chiaro con il lancio previsto dei bandi di gara marocchini nel 2025. La prima fase collegherà tre nazioni: Marocco, Mauritania e Senegal.

Questa infrastruttura del gas, supportata dalla duplice forza delle competenze tecniche e del sostegno finanziario, sta trasformando in modo duraturo il panorama energetico nordafricano. Il coinvolgimento del gruppo Jingye segna il passaggio da una fase concettuale a una dinamica operativa concreta, preannunciando grandi trasformazioni economiche per tutti i territori interessati.

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