L’amministratore delegato di Arianegroup, che produce il razzo europeo Ariane 6, ha denunciato venerdì i “movimenti centrifughi” che minerebbero la sovranità spaziale dell’Europa, reagendo al riavvicinamento tra il primo ministro italiano Giorgia Meloni e il miliardario americano Elon Musk.
“La nostra cultura è la sovranità europea. È chiaro che i movimenti un po’ centrifughi che possono esistere in Europa sono qualcosa che ci preoccupa”, ha dichiarato Martin Sion, il capo di Arianegroup, una società franco-americana creata nel 2015 e di proprietà paritetica da Airbus e Safran.
“Il concetto di preferenza europea deve essere in cima all’agenda dei diversi paesi europei. Perché se non c’è un mercato europeo, non ci saranno iniziative sostenibili in cui ci sia sviluppo con investimenti privati”, ha continuato Martin Sion durante un incontro organizzato dall’AJPAE, associazione dei giornalisti aerospaziali.
“Quando gli Stati europei prendono la decisione di lanciare satelliti istituzionali su lanciatori non europei, è francamente qualcosa che indebolisce la nostra attività”, ha aggiunto.
Sulla scia della vorticosa visita della Meloni al presidente eletto Donald Trump in Florida sabato, i media italiani hanno riferito che il governo era in trattative avanzate con SpaceX per un contratto da 1,5 miliardi di euro per fornire all’Italia telecomunicazioni sicure.
La Meloni ha negato giovedì di aver discusso con Elon Musk un contratto di sicurezza informatica tra l’Italia e la sua azienda SpaceX, ma ha riconosciuto che SpaceX ha presentato al governo “una tecnologia che consente comunicazioni sicure a livello nazionale ma soprattutto planetario, che per noi soprattutto tutto significa garantire comunicazioni sicure con le nostre rappresentanze diplomatiche e, ad esempio, con i nostri contingenti militari all’estero”.
Di fronte a potenze spaziali come gli Stati Uniti e la Cina, “affinché l’Europa possa mantenere il suo rango di potenza mondiale, prima o poi dovremo trovare la strada della cooperazione”, ha sottolineato Martin Sion.
In attesa dell’Ariane 6, il cui volo inaugurale è avvenuto con successo a luglio, l’Europa è stata privata dell’accesso allo spazio per un anno mentre le Sojuz russe non sono state più utilizzate dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.
Il prossimo volo dell’Ariane 6, il suo primo “operativo” con il satellite di osservazione militare francese CSO-3, inizialmente previsto per dicembre, avrà luogo “tra metà febbraio e fine marzo”, ha dichiarato venerdì Caroline Arnoux, capo dell’ Arianespace, una filiale di Arianegroup.
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