L’aumento dei prezzi ha accelerato di 0,4 punti, il terzo aumento mensile consecutivo, secondo una prima stima di Destatis. Gli esperti di Factset prevedevano un’inflazione pari al 2,4% annuo.
L’inflazione in Germania è salita al 2,6% su base annua a dicembre, un livello superiore alle attese, ma l’aumento dei prezzi nella più grande economia europea è stato generalmente controllato nel 2024, dopo due anni di inflazione galoppante.
L’aumento dei prezzi ha accelerato di 0,4 punti nel mese di dicembre, il terzo aumento mensile consecutivo, secondo una prima stima dell’istituto federale Destatis.
Gli esperti della piattaforma finanziaria Factset prevedono per dicembre un’inflazione annua del 2,4%.
Servendo da punto di riferimento per la BCE, l’indice armonizzato dei prezzi è salito al 2,9% in un anno, sorprendendo anche gli analisti di Factset.
Queste cifre dimostrano che “i festeggiamenti estivi per la vittoria sul mostro dell’inflazione erano prematuri”, secondo Carsten Brzeski, analista di ING.
A dicembre i prezzi dei servizi sono aumentati leggermente al 4,1%, mentre i prezzi dei generi alimentari sono aumentati di 0,4 punti nel periodo natalizio all’1,1%.
Ma nel complesso dell’anno, il tasso di inflazione in Germania si è ridotto al 2,2% dopo aver raggiunto il 5,9% nel 2023, grazie al calo dei prezzi dell’energia esploso all’inizio della guerra russa in Ucraina.
Questo rallentamento dei prezzi ha, tra l’altro, consentito alla Banca Centrale Europea di effettuare quattro tagli del tasso di riferimento da giugno.
Dopo aver raggiunto il suo massimo storico del 4% nel 2023, si attesta al 3% e potrebbe scendere ulteriormente se la disinflazione nella zona euro fosse confermata, ha dichiarato la presidente della BCE Christine Lagarde a dicembre.
Ma questo dato potrebbe raffreddare i guardiani dell’euro, ritiene Carsten Brzeski, esperto della banca ING, secondo il quale “lo spettro della “stagflazione” (bassa crescita e alta inflazione) è tornato, almeno a breve termine” in Germania .
A dicembre l’inflazione è tornata a salire anche in Spagna e Portogallo, rispettivamente al 2,8% e al 3,0% su un anno.
Le prospettive per la lotta contro l’inflazione in Germania restano “favorevoli”, afferma Stephanie Schoenwald, esperta della banca KfW, perché “la ripresa dell’aumento dei prezzi sta giungendo al termine e gli aumenti salariali stanno rallentando”.
Per ora, la BCE ha abbassato le sue previsioni di inflazione nella zona euro per il 2025 al 2,1%, ancora più vicino al suo obiettivo del 2%.
La lotta all’inflazione è citata come una delle priorità dei cittadini tedeschi in vista delle elezioni legislative del 23 febbraio, secondo un sondaggio dell’istituto INSA per il quotidiano Immagine.
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