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Elettricità: la Francia ha superato il record di esportazioni nel 2024 – 02.01.2025 alle 15:36

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Questo nuovo record, registrato già dall’autunno, è stato confermato giovedì 2 gennaio da un membro del consiglio d’amministrazione della RTE.

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Dopo le difficoltà dell’inverno 2021-2022, la flotta nucleare francese ha ripreso vigore (illustrazione) (AFP/OLIVIER CHASSIGNOLE)

Un “valore eccezionale”. Lo ha annunciato in una pubblicazione pubblicata sulla rete LinkedIn il direttore esecutivo della RTE, Thomas Veyrenc

La Francia ha battuto il record annuale di esportazioni nette di elettricità nel 2024,

più di 20 anni (2002), fissando il nuovo limite a 89 TWh.

Già lo scorso novembre RTE aveva accennato a un’ipotesi del genere, contando su una previsione di circa 85 TWh a fine dicembre. Secondo

Gli Echi

che cita le ultime stime di EDF, la produzione totale di elettricità, che dovrà essere confermata nelle prossime settimane, dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 TWh, di cui 358-364 TWh di produzione nucleare.

“La Francia ha esportato verso tutte le frontiere: Germania-Belgio (+27,2 TWh), Italia (+22,3 TWh) Regno Unito (+21 TWh), Svizzera (+16,7 TWh), in misura minore Spagna (+2,8 TWh)”

ha spiegato Thomas Veyrenc, che indica due spiegazioni per questo record.

Il primo, positivo, è quello di una riconquistata capacità produttiva. Dopo la crisi di corrosione da stress, che ha danneggiato la flotta nucleare francese durante un inverno di tensione 2021-2022, le centrali elettriche del paese sono tornate, secondo le parole del CEO di EDF Luc Rémont, a un livello di produzione “non lontano dall’ottimale”, nonostante la continua manutenzione del reattore. Anche la Francia ha beneficiato di una produzione idraulica “eccezionalmente elevata” a causa delle precipitazioni degli ultimi mesi. Alla fine di ottobre si trattava quindi di più di 62 TWh, in aumento di circa il 40% rispetto al 2023, con le dighe in gran parte piene con l’avvicinarsi dell’inverno.

La seconda spiegazione risiede nel

il consumo di energia elettrica in Francia, che non raggiunge il livello atteso, e riflette le difficoltà sul fronte della produzione industriale.

La domanda stenta a decollare, mentre diversi grandi settori, come l’edilizia e l’industria automobilistica, faticano.

Miliardi in bilico

Questi buoni dati relativi alla produzione elettrica francese avranno, nonostante le sfumature, un impatto positivo.

Questo “sarà conteggiato in miliardi di euro come un fattore positivo per la bilancia commerciale francese”,

aveva così anticipato Thomas Veyrenc già in novembre. “I nostri bilanci previsionali lo dimostrano da tempo

La Francia si troverebbe, a metà degli anni 2020, nella condizione di esportare un centinaio di TWh all’anno: noi ci siamo”,

commenta.

RTE riferisce inoltre che, sebbene il consumo di elettricità rimanga a un livello “basso”, ha smesso di diminuire, a differenza degli anni precedenti. “Sembra che abbia raggiunto un livello dal quale tenderà gradualmente al rialzo nei prossimi anni”, indica il manager.

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