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Una nuova pagina da scrivere

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In quasi centocinquantasette anni di esistenza, La posta ha vissuto la sua parte di shock, sia interni che legati al contesto politico e mediatico. L’anno trascorso non ha fatto eccezione alla regola, soprattutto per quanto riguarda il futuro della stampa scritta. I nostri lettori sanno che la sua vitalità è più che mai messa in discussione dall’egemonia dei giganti digitali, dal cambiamento delle abitudini di lettura, dalla paralisi dei poteri pubblici di fronte al ridimensionamento e alla scomparsa di testate e macchine da stampa. È in questo contesto che il vostro giornale ha preso l’iniziativa di lanciare un “Appello per la sopravvivenza della stampa regionale”, che molti di voi hanno sottoscritto.

In queste acque turbolente, La posta rimane questa barca atipica, fragile e resistente. La sua economia di mezzi, la convinzione che anima la sua squadra e – soprattutto – la vostra lealtà, cari lettori, fanno di questo giornale come nessun altro un punto di collegamento. Uno spazio di incontro e dibattito. Una piattaforma per pensare e costruire il mondo di domani. Un mondo che vogliamo sia più unito, meno bellicoso e più gioioso, dove gli esseri umani non siano questi super predatori dall’impatto devastante.

Perché raccontarti tutto questo? Perché mentre scriviamo queste righe, un nuovo caporedattore si prepara a raccogliere la sfida. Più precisamente, un Comitato di Redazione, composto da quattro persone. Per più orizzontalità, consultazione, pluralità. Contribuire allo slancio collettivo essenziale distribuendo il carico e le responsabilità. Una formula che si attiene agli ideali del giornale e si ricollega ai trii o coppie di redattori capo istituiti tra il 2011 e il 2020 e il cui mandato dura in linea di principio tre anni.

Eletto dall’assemblea generale della Nuova Associazione di Posta (NAC), questo quartetto di giornalisti è composto da firme conosciute dalla maggior parte di voi. Quattro profili complementari abituati a lavorare insieme da diversi anni. Inserito Posta nel 1991, Philippe Bach è stato caporedattore unico per quattro anni: un’impresa non da poco. Gli editoriali di questo ex ginevrino, esperto anche di politica federale, testimoniano la sua versatilità.

Christophe Koessler lavora presso Posta dal 2011. Ha lavorato presso la sede di Ginevra prima di unirsi all’emblematica sezione della Solidarietà Internazionale, di cui è ora responsabile. Nathalie Gerber McCrae è entrata a far parte del team nel 2016. Dal 2019 è responsabile dei settori strategici dell’editoria digitale e dei social network. Infine, Roderic Mounir è membro della sezione Cultura dal 2000, sensibile alle questioni sociali e politiche.

Rafforzare l’identità di Postaaffermare la sua singolarità e la sua fibra umanista, il suo approccio rigoroso e impegnato, aumentare la sua visibilità e la sua presenza digitale per garantirne la sostenibilità in un mondo che cambia, tutte priorità stabilite dal nuovo Comitato Editoriale. Da oggi ci metterà tutte le sue energie, supportato da una squadra unita e, speriamo, anche da voi.

Buon anno nuovo a tutti!

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