Dalla fine dei sussidi eccezionali al settore dei trasporti stradali lo scorso maggio, i professionisti dei taxi chiedono un aumento dei prezzi, citando la necessità di compensare le loro perdite.
Secondo Espressoi sindacati del settore denunciano una “politica governativa inefficace” e considerano le recenti riduzioni dei prezzi del carburante insufficienti ad alleggerire il loro onere finanziario.
Secondo il coordinamento nazionale dei taxi, gli attuali prezzi del carburante, anche se in lieve calo, non consentono agli autisti di generare profitti sufficienti per mantenere la propria attività.
Questa situazione dovrebbe essere al centro delle discussioni durante un incontro nazionale previsto per domenica prossima, dove i professionisti discuteranno le possibili soluzioni, compreso l'aumento dei prezzi. Una volta convalidata, tale proposta sarà presentata al Ministero dell'Interno.
Questa richiesta incontra la forte opposizione delle associazioni di difesa dei consumatori, le quali ritengono che il calo del prezzo del carburante, da 16 a 11 dirham al litro, invalidi ogni giustificazione per un aumento dei prezzi. Secondo loro, l'attuale livello dei prezzi non compromette la redditività dei tassisti e un aumento sarebbe ingiustificato per gli utenti.
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