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E perché non osare comprare di seconda mano, anche di lusso, per Natale

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Tra risparmio ed eco-responsabilità, l’usato è fondamentale sotto l’albero. Dai giocattoli più diffusi agli accessori di lusso, il Natale ormai si festeggia anche con gli oggetti di seconda mano.

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Con l'avvicinarsi delle festività natalizie, molti francesi sono ancora alla ricerca di regali da fare ai propri cari. Per risparmiare e fare un gesto ecologico, potresti anche optare per l'usato. Dai giocattoli per bambini agli abiti di lusso, questa modalità di consumo attira un pubblico sempre più ampio.

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Nei negozi Secours populaire, i giocattoli usati diventano i protagonisti delle vacanze di fine anno.

Molte persone trovano nei nostri negozi i giocattoli della loro infanzia.

Jean-Luc Mani, responsabile del progetto Secours Populaire

Dal vecchio Monopoli alle giacche vintage, gli oggetti di seconda mano uniscono economia e nostalgia. In un contesto in cui il prezzo dei giocattoli nuovi può salire rapidamente, i giocattoli usati possono avere qualità più che apprezzabili per il portafoglio.

All'estremo opposto, gli amanti dei prodotti di fascia alta trovano ciò che cercano nelle boutique specializzate.

Da Nathalie Daviet gli oggetti sono esposti con cura. Mentre il manager prende una borsa di un'importante marca, ne annuncia il prezzo: “Questo costa 5.800 euro.” Anche se questa cifra può sembrare elevata, rimane ben al di sotto dei 9.700 euro che costa da nuova.

I beni di seconda mano stanno vivendo una crescita fulminea, guidata dalle piattaforme online. Secondo uno studio condotto dall’IFOP in collaborazione con LeBonCoin, i regali di seconda mano sono diventati addirittura all’ordine del giorno. Quasi il 46% dei francesi ha già fatto un regalo di seconda mano.

Questa pratica, recente e diffusa tra le generazioni più giovani (57% dei giovani tra i 18 e i 24 anni), sta guadagnando accettabilità sociale: l’83% dei donatori è trasparente sull’origine del dono e l’84% dei destinatari non è deluso. Le motivazioni principali sono economiche (53%) ed ecologiche (38%).

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