Sia i prodotti autoctoni che quelli importati hanno visto i loro prezzi scendere nell’arco di un mese, rispettivamente dello 0,5% e dello 0,7%.
I prezzi alla produzione e all’importazione (PPI) hanno accentuato il calo nel mese di novembre su un mese, scendendo dello 0,6% dopo lo 0,3% di ottobre e lo 0,1% di settembre. Su un anno, l’erosione raggiunge ora l’1,5%.
L’indice PPI si trova ora a 106,3 punti, indica lunedì l’Ufficio federale di statistica (UST) nell’aggiornamento periodico della situazione.
I prodotti chimici e farmaceutici, che rappresentano quasi un terzo del sottoindice dei prezzi alla produzione, hanno registrato una contrazione del 2,0%. I prezzi dei metalli e dei prodotti in metallo, invece, hanno beneficiato di ponderazioni molto più basse, mentre i prezzi dei prodotti petroliferi sono aumentati dello 0,2% e quelli dei prodotti petroliferi dell’1,4%. I prodotti manifatturieri destinati al mercato interno sono aumentati marginalmente dello 0,1%, mentre quelli destinati all’esportazione sono diminuiti dell’1,1%.
Sulle importazioni, la fattura degli agenti energetici è diminuita del 3,5%, nonostante un aumento dei prezzi di quasi il 3% per i prodotti petroliferi. Pur rappresentando oltre un quarto del valore totale delle importazioni, i prodotti chimici e farmaceutici sono diminuiti dell’1,4%. I prezzi delle auto e dei pezzi di ricambio non sono cambiati.
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