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Il gruppo H&M si prepara a chiudere un’ondata di negozi: una ristrutturazione che richiede

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Il panorama del prêt-à-porter è ancora in evoluzione. H&M, uno dei principali attori del settore, ha deciso di fondere due dei suoi marchi, Monki e Weekday, portando alla chiusura di diversi negozi Monki. Una manovra strategica destinata a rispondere a un mercato in rapida evoluzione.

Insomma:
  • H&M annuncia una ristrutturazione strategica che prevede la chiusura di numerosi negozi nella sua rete globale.
  • Si sta prendendo in considerazione una fusione di marchi per soddisfare meglio le nuove aspettative dei consumatori e ottimizzare le risorse del gruppo.
  • I dettagli riguardanti l’impatto sui dipendenti e il numero esatto di chiusure rimangono al momento poco chiari.

Creato nel 2006 e acquisito da H&M nel 2008, Monki si è affermato con uno stile vibrante e un’atmosfera unica. Tuttavia, il marchio verrà gradualmente assorbito da Weekday. Secondo il comunicato ufficiale, questa fusione mira ad attrarre la “generazione creativa” offrendo un’offerta più ampia e culturalmente rilevante. I prodotti Monki saranno ora venduti sul sito e nei negozi Weekday, offrendo un’esperienza unificata a questo target giovane e trendy.

Chiusure di negozi con conseguenze incerte per H&M

La fusione significa che molti negozi Monki chiuderanno definitivamente i battenti, mentre alcuni punti vendita verranno trasformati in boutique multimarca con il marchio Weekday. Questa ristrutturazione segna un passo importante nella strategia del gruppo H&M, anche se per il momento resta discreto il numero esatto di chiusure previste e l’entità delle conseguenze per i dipendenti. Nel suo comunicato stampa, il colosso svedese ha tuttavia espresso consapevolezza delle sfide che questi cambiamenti rappresentano per i dipendenti interessati, senza annunciare misure specifiche nei loro confronti.

Alla fine di agosto, Monki contava ancora una rete di 56 negozi distribuiti in 15 paesi, una cifra in netto calo rispetto agli anni precedenti, quando il marchio ne contava quasi 70. H&M si sta imbarcando in una razionalizzazione del suo portafoglio marchi, una necessità in una fase di pronta mercato dell’abbigliamento caratterizzato da crescenti incertezze economiche. I consumatori prediligono sempre più gli acquisti online, il che spinge i brand ad adattarsi a queste nuove abitudini. Integrando le offerte Monki nei negozi fisici e nella piattaforma di e-commerce di Weekday, H&M spera di creare una sinergia tra i due marchi, ottimizzando al contempo le proprie risorse.

Un punto di svolta per il gruppo H&M

Questa fusione potrebbe anche ridurre i costi operativi, rafforzando al contempo l’attrattiva di un’offerta unificata per i clienti giovani e connessi. Con questa decisione il colosso svedese inizia una nuova tappa nella sua strategia globale. Riunendo Monki e Weekday, H&M spera di ottimizzare le proprie risorse rafforzando al contempo la propria attrattiva presso un pubblico più giovane. Se questa fusione promette una nuova prospettiva di vita per il gruppo, segna anche la fine di un’era per Monki, la cui identità unica ha attratto migliaia di consumatori in tutto il mondo.

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