Cosa succede se il GPS diventa obsoleto? Questa è la domanda che si pone l’esercito americano. Molto pratico per guidarci in pizzeria o sincronizzare i nostri orologi, il sistema di posizionamento globale (GPS) mostra i suoi limiti. Impossibile, ad esempio, captare un segnale in un tunnel, sott’acqua o nel mezzo di una fitta giungla. Peggio ancora, i pirati a volte si divertono a disturbare o falsificare questi segnali. Immaginate un missile che riceve coordinate false… disastro assicurato.
Quando i satelliti non bastano più
Di fronte a questi rischi, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta esplorando un’alternativa originale: la navigazione quantistica! Dietro questo termine scientifico si nasconde una tecnologia che potrebbe rivoluzionare il modo in cui troviamo la nostra strada. Invece di fare affidamento sui satelliti, si affida a sensori in grado di misurare i nostri movimenti con precisione atomica.
Il principio è abbastanza semplice da capire: se conosci la tua posizione di partenza e segui con precisione ogni movimento, puoi calcolare la tua posizione esatta in qualsiasi momento. È qui che entrano in gioco i sensori quantistici. Questi dispositivi misurano le variazioni di movimento, gravità o campi magnetici con incredibile precisione. Il risultato: navigazione affidabile, anche sotterranea, subacquea o in ambienti in cui il GPS è inutilizzabile.
Secondo Michael Biercuk, CEO di Q-CTRL, azienda specializzata in tecnologie quantistiche, questo approccio consentirebbe una localizzazione completamente indipendente. Parla addirittura di “ navigazione quantistica », una forma di orientamento basata esclusivamente su misurazioni locali e su una buona vecchia mappa delle variazioni geofisiche. Pratico per l’esercito, che potrebbe utilizzarlo in situazioni critiche in cui i satelliti non sono più un’opzione.
Se l’idea sembra futuristica, il progresso è reale. Aziende come Q-CTRL o Infleqtion stanno già lavorando su sensori che possano essere utilizzati dai militari. Infleqtion, ad esempio, ha recentemente ricevuto un finanziamento di 11 milioni di dollari per sviluppare questa tecnologia. Presto potremmo vedere tali sensori integrati negli aerei o nelle navi. Per i nostri telefoni o le nostre automobili, invece, bisognerà pazientare: oggi questi sensori sono ancora grandi quanto una stampante!
Celia Merzbacher, direttrice del Quantum Economic Development Consortium, ritiene che il coinvolgimento dei militari potrebbe accelerare lo sviluppo di questa tecnologia. “ Senza l’aiuto del governo, queste piccole imprese avrebbero difficoltà a passare dall’idea al prodotto “, spiega.
Nel frattempo altri paesi come la Cina e la Corea del Sud stanno già sviluppando le proprie alternative al GPS. La competizione è aperta e la navigazione quantistica ha la possibilità di diventare la norma entro pochi anni. Quindi presto un sensore quantistico in tasca? Pazienza… ma ricordatevi questo nome, perché un giorno potrebbe sostituire i nostri cari vecchi satelliti.
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