Tra il 2009 e il 2019, aveva sottratto più di 400.000 euro: il presidente onorario di un'associazione di genitori a Le Havre (Seine-Maritime) è stato condannato, martedì 10 dicembre, a 12 mesi di prigione con sospensione della pena. Dovrà inoltre rimborsare tutte le somme sottratte.
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429.475 euro. È questa la somma sottratta dall'ex direttore amministrativo e finanziario, divenuto presidente onorario, di una sezione locale della Federazione dei Genitori della Pubblica Istruzione (PEEP) a Le Havre, tra il 2009 e il 2019.
Una somma che l'indagato ha utilizzato principalmente per acquistare borse di lusso.
Perseguito per “abuso di fiducia, riciclaggio aggravato” e “falsificazione e uso di falsità”, l'imputato – vittima di un malore poco prima dell'udienza e evacuato dai vigili del fuoco – non si è presentato al processo.
All'età di 73 anni, questa pensionata aveva utilizzato, fino al 2019, lo stesso metodo operativo per sottrarre questi fondi: emetteva regolarmente assegni a nome dell'associazione locale, falsificando i verbali, prima di prelevare gli importi di questi assegni in contanti.
Le risorse provenivano principalmente dai sussidi della Regione Normandia e dai contributi dei genitori.
Guarda questo resoconto dell'udienza di Adrien Develay:
durata del video: 00h01mn14s
A Le Havre, condannato un ex leader dell'associazione
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©Francia 3 Baie de Seine
Il tribunale l'ha ritenuta colpevole dei presunti reati e l'ha condannata a 12 mesi di carcere, con sospensione della libertà vigilata e all'interdizione da funzioni associative. Dovrà inoltre rimborsare tutte le somme incassate presso l'associazione, diventata ASET (Associazione di scuola e mutuo soccorso per tutti).
Il pubblico ministero ha denunciato i licenziamenti economici da lei attuati mentre lei stessa aveva”sifonato“i conti della struttura.
Secondo il legale dell'associazione, nell'estate del 2019, “Sul conto erano rimasti solo 4.000 euro“Il presidente del tribunale ha qualificato il caso”abbastanza facile da giudicare“, tanto “l'enormità del piano” era “manifesto“.
Alla guida era presente anche l'ex presidente dell'associazione, 79 anni. I giudici lo hanno accusato di essere stato a conoscenza dell'appropriazione indebita. Quest'ultimo ha ammesso di essere stato”negligente“.
Rilasciato per abuso di fiducia, è stato comunque condannato a otto mesi di reclusione con sospensione della pena per complicità in riciclaggio di denaro. Dovrà inoltre risarcire 18mila euro di danni all'associazione.
I due imputati hanno dieci giorni di tempo per impugnare la decisione del tribunale.
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