Almeno 3.200 unità abitative verranno costruite sul terreno dell’ex fabbrica di birra Molson a Montreal, dove verrà sviluppato un intero nuovo quartiere con un hotel, torri di uffici e un parco.
Nel 2019, un consorzio formato dal Gruppo Sélection, dal Gruppo Montoni e dal Fondo di Solidarietà Immobiliare FTQ ha acquistato la Torre Molson e gli edifici del birrificio fondato nel 1782 per 126 milioni di dollari.
Vuole sviluppare un nuovo quartiere su una striscia di lungomare di 1,2 milioni di piedi quadrati tra il ponte Jacques-Cartier, a est, e la Vecchia Montreal, a ovest.
Foto Agenzia QMI, JOEL LEMAY
Pieno di debiti, il Gruppo Sélection si ritira dal consorzio nell’agosto 2023.
Un albergo, negozi e uffici
Il progetto di quartiere misto andrà comunque avanti. I dettagli saranno resi noti mercoledì mattina, in una conferenza stampa, all’indomani dell’adozione di una modifica al piano urbanistico da parte del consiglio comunale di Ville-Marie.
I documenti del Comune resi pubblici nei giorni scorsi, però, forniscono una panoramica di ciò che diventerà questo nuovo quartiere lungo Notre-Dame Street.
Si parla di una potenzialità edificatoria di circa 3.200 unità abitative. Dei circa quindici lotti, quattro saranno destinati all’edilizia sociale, che comprende un progetto della Société d’habitation et de développement de Montréal (SHDM).
Foto Agenzia QMI, JOEL LEMAY
Il quartiere comprenderà anche un albergo di 23.000 mq232 500 mt2 di negozi, 37.500 mq2 di uffici e 1.830 posti auto interrati, si legge negli atti decisionali del Comune.
La convenzione stipulata tra il consorzio e il Comune nel 2019 prevedeva la cessione al Comune di un terreno per la realizzazione di un parco con vista sul fiume, una passeggiata lungofiume e la realizzazione di una scuola e di spazi comunitari.
Edilizia sociale e zone pedonali
Il parco sarà situato tra le strade Panet e Atateken. Un intero settore di rue de la Commune sarà pedonale, a est di rue de la Visitation, si legge nei documenti.
“Siamo sostanzialmente soddisfatti, ma bisognerà vedere quanta parte del numero di unità abitative sarà destinata all’edilizia sociale”, ha reagito Éric Michaud, coordinatore del comitato dell’edilizia abitativa Ville-Marie.
Ricorda che nel 2019 il consorzio si era impegnato a rispettare il Regolamento per una metropoli mista, che prevede il 20% di alloggi sociali, il 20% di alloggi a prezzi accessibili e il 20% di alloggi familiari in loco.
“Ci vogliono alloggi che il mondo possa permettersi”, ha insistito Manon Massé, deputata solidale di Sainte-Marie–Saint-Jacques.
Il Gruppo Montoni e il Fondo di Solidarietà FTQ hanno preferito non fornire maggiori dettagli sul progetto prima della conferenza stampa.
– Con Nicolas Brasseur
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