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Finanze federali: il Consiglio degli Stati avvia l’esame del preventivo 2025

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La discussione riguarda in particolare come compensare i 530 milioni aggiuntivi stanziati per l’esercito.

Dopo il Consiglio nazionale, lunedì il Consiglio degli Stati ha avviato l’esame del preventivo 2025 della Confederazione. La discussione riguarda in particolare come compensare i 530 milioni aggiuntivi stanziati per l’esercito.

Mentre la Nazionale vuole compensare soprattutto con massicci tagli alla cooperazione internazionale, cioè 250 milioni, la Commissione statale delle finanze propone una riduzione di soli 30 milioni nella cooperazione e un maggiore risparmio nell’asilo di 185 milioni. L’agricoltura rimarrebbe risparmiata.

Le finanze federali sono tese e continueranno a peggiorare nei prossimi anni, ha ricordato Peter Hegglin (Centro/ZG). Non possiamo più spendere senza pensare alle generazioni future. Il freno all’indebitamento deve essere rispettato anche in condizioni difficili per evitare una deriva della spesa. Beat Rieder (Centro/VS) cita come prova la caduta del governo francese sul bilancio.

Baptiste Hurni (PS/NE) si è rammaricato che “la magia del Natale non abbia toccato né il Consiglio federale, né il Consiglio nazionale, né la commissione del Consiglio degli Stati”. È contrario a un aumento così massiccio delle spese militari. “Sono contrario a questo indirizzo politico che non è utile, è troppo rapido e non consente di spendere i soldi in modo efficiente”.

Accoglie però con favore le proposte sul tavolo, che sono un po’ più sfumate rispetto a quelle della Nazionale. “Tra due mali dobbiamo scegliere il minore”, ha affermato, indicando che voterà a favore del bilancio a condizione che il compromesso venga accettato.

“Tagli meno brutali”

Con la versione del Consiglio degli Stati siamo riusciti a dare priorità ai bisogni, ha ribattuto Johanna Gapany (PLR/FR). In considerazione del contesto internazionale e del ritiro di alcune grandi potenze, è prioritario aumentare le spese militari adesso per il 2030.

“Penso che la versione del nostro Consiglio sia più equilibrata. Permette tagli meno brutali e più sopportabili per le zone interessate», secondo la Fribourgeoise. È necessario ridurre l’aumento della spesa federale, ha aggiunto Esther Friedli (UDC/SG). E ricordare che ora dobbiamo mettere la nostra popolazione al centro dei compiti dello Stato.

Complessivamente il budget della Confederazione per il 2025 ammonta a circa 85 miliardi di franchi.

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