Il fatto che Donald Trump si sia permesso di scherzare davanti a Justin Trudeau quando quest’ultimo si è recato d’urgenza per parlare con lui in Florida dimostra la scarsa stima che il prossimo presidente degli Stati Uniti nutre per il primo ministro canadese, rileva il collaboratore Stéphan Bureau.
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“Trump ha mostrato, dietro il suo umorismo, una certa forma di disprezzo o [de] condiscendenza nei confronti di Justin Trudeau”, menziona l’analista durante il segmento Il punto di vista di Stéphan Bureau sul bollettino delle 22, martedì.
“Penso che Trump stia probabilmente regolando i conti con un vecchio interlocutore che non è sempre stato sulla sua stessa lunghezza d’onda”, dice riferendosi al rapporto tra i due leader durante il primo mandato di Donald Trump nel 2016.
È stato durante la cena a Mar-a-Lago venerdì scorso che Justin Trudeau ha espresso i suoi timori sul rischio che il Canada cadesse in recessione se Donald Trump avesse deciso di tassare i prodotti canadesi del 25%, che il presidente eletto avrebbe proposto primo ministro che il suo paese diventasse uno stato americano.
Foto tratta da X, JUSTIN TRUDEAU
Una battuta che non ha portato nulla di concreto o di utile nella conversazione, secondo Mr. Bureau, e che soprattutto ha dimostrato la scarsa conoscenza di Donald Trump della politica canadese, come ricorda l’analista.
In effetti, questo scenario sarebbe probabilmente a vantaggio del clan democratico.
“Se il Canada diventasse il 51esimoe State, sarebbe l’equivalente della California, paragona. Sarebbe molto democratico, tranne forse per l’Alberta. E ciò significherebbe quindi che nel collegio elettorale, poiché la popolazione canadese è quella della California, […] all’improvviso ci sarebbero 54 voti che andrebbero sistematicamente ai democratici, il che cambierebbe considerevolmente la situazione politica”.
Nonostante tutto, è difficile stabilire se l’incontro sia stato vantaggioso per il Canada, ma il signor Bureau ipotizza che, se Justin Trudeau non è tornato nel paese descrivendo questa visita come una chiara vittoria, è perché non lo sarebbe stato. andato così bene.
“48 ore prima, il Presidente del Messico, Sig.Me Sheinbaum, dopo una conversazione con il signor Trump, ha detto: ‘È stato fruttuoso e sono ancora oggi convinto che non ci verranno imposti dazi doganali in Messico’”, parafrasa il collaboratore. “Quindi, alla luce di questi scambi, è uscita fiduciosa, una fiducia che il signor Trudeau ha scelto di non mostrare fino ad oggi. E’ comunque un fallimento? Non credo.»
Guarda l’analisi di Stéphan Bureau nel video qui sopra.
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