(AFP/PASCAL GUYOT)
Il presidente di Decathlon, Fabien Derville, ha giustificato il pagamento di un miliardo di euro di dividendi alla famiglia Mulliez, sottolineando, in un’intervista pubblicata mercoledì su La Voix du Nord, che l’obiettivo è “un valore d’uso più creativo, non la ricchezza”.
“Non sono ovviamente soldi quelli che finiscono nelle tasche degli azionisti”, ha assicurato, mentre i sindacati hanno criticato questa decisione presa poco dopo l’annuncio di un piano sociale presso Auchan, un’altra società appartenente all’Associazione della Famiglia Mulliez (AFM).
Il denaro distribuito lunedì corrisponde ai “risultati cumulativi della società che in passato non sono stati distribuiti sotto forma di dividendi”, ha indicato Derville, anche lui membro del consiglio di amministrazione dell’AFM.
“Se l’azienda Decathlon dispone di mezzi sufficienti per seguire il proprio sviluppo, la propria trasformazione, abbiamo il diritto di poterne fare un altro uso attraverso le sfide dell’AFM”, ha affermato.
Derville non ha voluto dettagliare l’utilizzo previsto dei fondi, indicando solo che “la vocazione è imprenditoriale”: “nuove professioni, accelerazione delle nostre aziende principali e, ove necessario, sostegno alla trasformazione”.
Dopo l’annuncio all’inizio di novembre di un piano sociale che minacciava 2.389 posti di lavoro presso Auchan, “a livello mediatico lo slancio non era ideale”, ha ammesso.
Il CFDT ha indetto uno sciopero sabato a Decathlon, deplorando che i dividendi, pagati mentre secondo questo sindacato la società non ha raggiunto i suoi obiettivi, non vengano utilizzati per aumenti salariali.
Dato che il fondo non proviene dal “conto d’esercizio” della società, il pagamento dei dividendi non incide sulle trattative salariali in corso, ha affermato Derville, sottolineando che “Decathlon sta crescendo” e non intende modificare le sue previsioni di risultato anche se “potremmo non raggiungere tutti gli obiettivi”.
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