In arrivo un nuovo listino prezzi per i medicinali. Il costo del consulto del medico di base salirà a 30 euro dal 22 dicembre, e quello del medico specialista che interviene su richiesta del medico di base a 60 euro, in base all'accordo siglato a giugno con i sindacati dei medici, stipulato martedì Assicurazione sanitaria .
Dopo 18 mesi di difficili trattative, in giugno è stato firmato un accordo convenzionale tra l'assicurazione sanitaria, l'assicurazione sanitaria complementare e cinque dei sei sindacati che rappresentano i medici privati.
Due euro a carico del paziente
Questo testo costituisce “il quadro delle relazioni con i medici nel periodo 2024-2029”, ha accolto martedì il direttore della Cassa nazionale di assicurazione malattia (Cnam) Thomas Fatôme. Costituisce “un equilibrio” tra “incrementi significativi” per gli operatori, “necessari” in considerazione dell'inflazione; e azioni “opposte” per “trasformare il sistema sanitario”, in particolare impegni collettivi sull’accesso alle cure e sulla “pertinenza e qualità” delle cure, ha sottolineato.
Dal 22 dicembre il consulto dei medici di base aumenterà quindi da 26,50 euro a 30 euro (+13,2%) e il “parere una tantum” dello specialista da 56,50 a 60 euro (+6,19%). Tali prezzi vengono comunque rimborsati dalla Cassa Malattia e dalle assicurazioni complementari, salvo un “contributo forfettario” di due euro dovuto dal paziente.
Altri aumenti dal 1 luglio
Altri upgrade saranno inoltre “mirati” verso alcune specialità “all'ultimo gradino della scala retributiva” e “basate su questioni di sanità pubblica”, con particolare attenzione a “salute mentale e pediatria”, ha precisato il Cnam. Questi aumenti avverranno in due fasi, in parte il 22 dicembre, poi il 1° luglio 2025.
La consulenza di psichiatria infantile, ad esempio, aumenterà di 20 euro, raggiungendo a lungo termine i 75 euro. Anche le visite obbligatorie del bambino – effettuate dal pediatra o dal medico di base – saranno “notevolmente aumentate”, aumentando ad esempio, per quelle che richiedono la segnalazione nella cartella clinica, da 47,50 a 60 euro nel lungo periodo. Altri aumenti sono previsti per medici ginecologi, endocrinologi o geriatri e per alcuni “atti tecnici” di specialisti.
Gli impegni dei medici
L’accordo rappresenta 950 milioni di euro di spesa aggiuntiva nel 2025 per l’assicurazione sanitaria (escluse le nuove misure adottate dall’esecutivo) e 1,6 miliardi nel tempo.
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I medici si impegnano collettivamente a raggiungere “dieci obiettivi quantificati” (ridurre al 2% il tasso di pazienti con malattie a lungo termine senza medico curante, aumentare la base di pazienti del 2% all’anno, ecc.) e 15 programmi d’azione per “la rilevanza” delle cure (riduzione delle prescrizioni per le assenze per malattia, di alcuni farmaci, dei trasporti sanitari, ecc.). I risultati saranno monitorati da un osservatorio installato il 12 dicembre e pubblicati online ogni trimestre, parte dei quali a partire dalla fine del primo trimestre 2025.
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