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Perché la nuova applicazione di Doctolib è controversa?

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Questa è un’iniziativa che fa alzare le sopracciglia. Doctolib, l'azienda preferita dai francesi per fissare le visite mediche, offrirà nel 2025 una nuova funzionalità che ha infiammato gli animi. L'idea è quella di riunire i dati sanitari del paziente (risultati medici, prescrizioni, cure, allergie) in una scheda denominata “Salute”. Facciamo il punto.

Perché il progetto Doctolib sta andando male?

L'azienda ha recentemente presentato vari strumenti che prevede di implementare sulla sua app il prossimo anno. Ma l’idea di raccogliere informazioni sugli utenti tramite il servizio fa temere che Doctolib possa fare concorrenza alla cartella clinica condivisa creata dall’Assicurazione sanitaria dal 2022.

L'azienda precisa di non volerlo in nessun caso “privatizzare la cartella sanitaria digitale”e aggiunge che le sue soluzioni sono i principali contributori della piattaforma “My Health Space”, mentre lo Stato è uno dei principali azionisti di Doctolib tramite la Banca pubblica per gli investimenti. Alla fine sottolinea di aver proposto “Interoperabilità al 100%” presso il Ministero della Sanità, riferisce Le Monde.

Citato dai nostri colleghi, Thomas Fâtome, direttore generale di My Health Space, ritiene da parte sua che la collaborazione tra attori pubblici e privati ​​nella sanità digitale abbia aspetti positivi. Egli spiega tuttavia, nel caso di specie:

Ma il luogo di riferimento per ospitare i dati sanitari è il servizio pubblico, con My Health Space. È una scelta del legislatore, e c’è una vera ambiguità nel proporne un’altra.

Un forum denuncia l'iniziativa Doctolib

Le discussioni avrebbero potuto finire lì, ma non è quello che è successo. Il quotidiano francese ha infatti ricevuto la richiesta di pubblicare un articolo da parte della delegazione della sanità digitale (DNS). È proprio l'amministrazione del Ministero della Salute che sta seguendo questo dossier.

Questo testo colpisce duramente l'iniziativa Doctolib e ne denuncia il rischio “valutazione dei nostri dati più sensibili” e di “finanziarizzazione del nostro sistema sanitario”. Inoltre, il DNS si è preso cura di contattare gli attori del mondo della sanità per incoraggiarli a essere tra i firmatari, cosa che ha sorpreso alcuni sindacati dei medici.

Ufficialmente il Ministero non si oppone in nessun caso a questa funzionalità di Doctolib, a condizione che “il quadro normativo è rispettato”.

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