Nonostante un contesto politico ed economico teso, l'agenzia di rating Standard & Poor's ha deciso di mantenere il rating del debito sovrano francese ad “AA-”, con outlook stabile. Una decisione che contrasta con i recenti declassamenti da parte di altre agenzie e sottolinea gli sforzi di bilancio del governo.
La stabilità di bilancio è accolta con favore, ma a determinate condizioni
L'annuncio è arrivato venerdì sera, tra la sorpresa di tutti: Standard & Poor's (S&P) ha scelto di mantenere il rating del debito francese a “AA-”, con outlook stabile. Questa scelta arriva perché diverse agenzie concorrenti, come Fitch e Moody's, hanno recentemente abbassato la loro valutazione. Nel suo comunicato stampa, S&P ha giustificato la sua decisione puntando sulla capacità della Francia di rispettare i requisiti di bilancio europei a medio termine, nonostante i ritardi nell'attuazione.
Antoine Armand, ministro dell’Economia, si è rallegrato di ciò” marchio di fiducia », pur riconoscendo i rischi legati all’instabilità politica. “ In assenza di un bilancio, i costi del finanziamento del debito potrebbero esplodere, incidendo sui consumi delle famiglie, sugli investimenti delle imprese e sulla crescita del Paese », ha avvertito durante una conferenza stampa. Invitando alla responsabilità collettiva, ha ricordato che il bilancio attualmente in discussione al Senato prevede già dei miglioramenti, in particolare sulla rivalutazione delle piccole pensioni.
Questa decisione favorevole di S&P contrasta con una serie di segnali preoccupanti: un deficit di bilancio in aumento, che passerà dal 5,1% al 6,1% del PIL nel 2024, e un debito che dovrebbe raggiungere il suo picco al 116,5% del PIL nel 2027. Michel Barnier, Primo Ministro Il ministro ha però ribadito il suo impegno a ridurre il deficit “intorno al 5%” grazie ad un piano di risparmio di 60 miliardi di euro. Ma le concessioni fatte per ottenere il sostegno politico rendono difficile il raggiungimento di questo obiettivo.
Debito sotto maggiore sorveglianza
I mercati finanziari continuano a mostrare una certa diffidenza: Il tasso debitore a 10 anni della Francia, spesso visto come un barometro della fiducia degli investitori, questa settimana ha superato brevemente quello della Grecia. Sebbene sia tornato al 2,9% dopo l'annuncio di S&P, riflette la persistente fragilità delle finanze pubbliche francesi.
Nonostante questa tregua, il percorso verso un miglioramento duraturo dei conti pubblici appare difficile. L’esecutivo dovrà convincere in un clima parlamentare turbolento, dove ogni decisione di bilancio viene attentamente esaminata. La Commissione Europea, da parte sua, ha convalidato la traiettoria di bilancio francese, offrendo un tacito sostegno agli sforzi del governo.
Tuttavia, come sottolineato da S&P, questa stabilità dipenderà dalla capacità della Francia di raddrizzare la propria traiettoria di bilancio, allentando al tempo stesso le tensioni politiche. Una missione delicata che resta essenziale per preservare la fiducia dei mercati e delle agenzie.
Related News :