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Libero condannato in appello per pubblicità ingannevole sul 5G

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Free è stato condannato in appello giovedì 28 novembre per “pratiche commerciali ingannevoli” dalla Corte d'appello di Parigi. Questa decisione riguarda una pubblicità che esalta i meriti della rete 5G implementata dall'operatore.

Piccola vittoria per l'associazione Famiglie Rurali. L'organizzazione specializzata nella difesa dei consumatori ha accolto con favore giovedì la condanna di Free da parte della Corte d'appello di Parigi per pratiche commerciali ingannevoli. Condanna che aveva ad oggetto un'offerta riguardante l'utilizzo della tecnologia 5G da parte dell'operatore.

Nel dettaglio, la corte ha riconosciuto che la promessa di Free di offrire “velocità fino a tre volte più veloce del 5G” e di coprire il 40% della popolazione francese era fuorviante. Anche l'annuncio dell'accesso “senza costi aggiuntivi” alla rete è stato criticato dalla corte.

Libero condannato a 15.000 euro di danni

Più precisamente, tale decisione si basa in particolare sull'utilizzo di alcune bande di frequenza utilizzate da Free per dispiegare il 5G sul territorio. Resort che offrono una portata più limitata rispetto alla banda di frequenza tradizionalmente utilizzata per questa tecnologia.

Il tribunale ha quindi sottolineato che, se il prezzo del piano mobile 5G non è superiore a quello di un piano 4G, “l’accesso alle funzionalità 5G è legato all’acquisto di un nuovo dispositivo mobile compatibile”, e che di conseguenza “il suo abbonamento lo è necessariamente soggetto ad un costo aggiuntivo”. Ha condannato Free a risarcire 15.000 euro di danni alle Familles Rurales, una somma ben inferiore a quanto richiesto dall'associazione che aveva stimato questi danni in oltre 1,3 milioni di euro.

Azioni in corso per risarcire i consumatori

In un comunicato stampa, l'associazione ha tuttavia chiarito che è “allo studio” un'azione collettiva per ottenere un risarcimento per “i consumatori che hanno dovuto dotarsi di telefoni costosi per beneficiare di velocità indebitamente pubblicizzate”.

Ricordiamo che l'associazione aveva avviato un'azione legale contro l'operatore nel 2021 in merito a un annuncio pubblicitario pubblicato lo stesso anno per un'offerta di un piano mobile 5G, accusandolo di aver utilizzato dichiarazioni fuorvianti sulla sua velocità e sulla copertura del territorio. E questo, dopo una prima decisione emessa nel marzo 2022 dal tribunale giudiziario di Parigi, che si è pronunciata a favore di Free. Contattata dall'AFP, Free non ha voluto commentare.

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