La Corte vede anche dei vantaggi derivanti dall'implementazione di questi contatori, in particolare la riduzione dei costi di lettura e dei piccoli interventi.
Pubblicato il 28/11/2024 22:44
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L'implementazione dei contatori elettrici intelligenti Linky è avvenuta in modo soddisfacente e ad un costo inferiore alle previsioni iniziali, ha stimato giovedì 28 novembre la Corte dei conti. Si tratta di 4,6 miliardi di euro, ovvero del 18% in meno rispetto alle previsioni iniziali, compresi i risparmi di 880 milioni sulle condizioni di acquisto e installazione dei contatori, secondo la Corte nella sua sentenza “controllo successivo”.
L'istituzione di rue Cambon sottolinea che il finanziamento del programma è “una deviazione dalla consueta remunerazione delle attività regolamentate di Enedis e non è soggetta ad alcun aggiustamento” per gli anni successivi, fino alla fine del programma. Lei lo valuta “retribuzione aggiuntiva” a 311 milioni per il periodo 2016-2023, con tasso di remunerazione garantito fino al 2041.
Sottolinea inoltre che Enedis beneficiava di un sistema di remunerazione “vantaggioso”con un bonus di 407 milioni tra il 2016 e il 2022, previsto dal “Regolamentazione degli incentivi“, vale a dire la sua capacità di raggiungere obiettivi di prestazione (costi, tempi, ecc.). La Corte ritiene inoltre che i vantaggi derivanti dall'impiego di Linky, in particolare la riduzione dei costi di lettura e dei piccoli interventi, diventino realizzabili a distanza, nonché la possibilità di la riduzione di alcune perdite legate ad anomalie di misurazione o errori di fatturazione.
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