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AME, elettricità… Per salvare il suo posto, Michel Barnier cede alle pressioni della RN, secondo Marine Le Pen non basta

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Par

Maxim T'sjoen

Pubblicato il

28 nov. 2024 alle 18:24
; aggiornato il 28 novembre 2024 alle 20:02

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Il primo ministro cerca di salvare la sua posizione evitando il voto su una mozione di censura. E per farlo ha scelto di rispondere ad alcune condizioni dettate da Marine Le Pen.

In una lunga intervista rilasciata a Figaro questo giovedì 28 novembre 2024, Michel Barnier risponde a due richieste del Rally Nazionale.

La prima, quella di non aumentare definitivamente le tasse sull’energia elettrica. Il governo riporterà il livello del TICFE al livello precedente allo scudo tariffario.

A quanto ammonta questa tassa?

32 euro al MWh, quindi? Non proprio. I diversi ministeri non forniscono l’importo esatto, indicando che bisogna tenere conto dell’inflazione. Il caso va avanti, ma il governo siede su tre miliardi di euro.

Ciò consentirà una riduzione dei prezzi dell'elettricità del 14%, che andrà quindi ben oltre la riduzione del 9% inizialmente prevista.

Michel Barnier
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Aereo in assistenza sanitaria statale

Ma non è tutto, il primo ministro annuncia ai colleghi che l'esecutivo ridurrà il “paniere delle cure coperte, come hanno proposto Patrick Stefanini e Claude Evin in un recente rapporto”.

Inoltre, il prossimo anno avvieremo una riforma dell’AME per evitare abusi e appropriazioni indebite.

Michel Barnier

Con queste promesse Michel Barnier tenta di evitare la censura, denunciando di sfuggita “l'improbabile, ma possibile, alleanza dei voti dell'estrema sinistra con quelli del Raggruppamento Nazionale, alla quale si aggiungerebbero i socialisti, i comunisti e i verdi”.

Crede che la Francia “abbia bisogno di stabilità” continuando la sua strategia “io o caos” già iniziata sull’altopiano del TF1 Martedì 26 novembre.

Predicendo un bilancio non votato o una mozione di censura, evoca misure di emergenza, per “il pagamento dei dipendenti pubblici e il funzionamento degli ospedali”, l'aumento dei tassi di interesse sui mercati o addirittura un aumento delle tasse sui redditi di tre miliardi di euro .

Allarme tempesta, dunque, annuncia l'inquilino di Matignon: “Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità davanti ai francesi e assumersele. »

Marine Le Pen non è ancora soddisfatta

Marine Le Pen, con il Mondonon sembra ancora convinto: “Ci sono ancora difficoltà. È giovedì. Ha tempo fino a lunedì [2 décembre] », Avverte il leader dell'estrema destra in Assemblea.

Tra le sue richieste, ai suoi occhi ancora insoddisfatte: la rivalutazione delle pensioni di tutti i pensionati dal 1° gennaio, la cancellazione del rimborso dei medicinali inizialmente previsto.

Si rammarica anche del modo di agire di Michel Barnier, che non ha riconosciuto espressamente che si trattava di una “concessione alla RN”. Lo stallo continua.

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