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La Borsa svizzera sulla difensiva dopo gli annunci di Donald Trump sui dazi doganali

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“L’annuncio (…) fornisce già un assaggio di ciò che minaccia altri paesi”, avverte Thomas Gitzel, capo economista della VP Bank. “Lo spostamento dei dazi doganali verso questioni non commerciali riflette la tendenza dell’amministrazione Trump a utilizzare mezzi non convenzionali per esercitare un effetto leva”, osserva Mark Haefele, responsabile investimenti per la gestione patrimoniale di UBS.

Con l’agenda di oggi praticamente priva di risultati aziendali, i detentori di capitale dovranno attendere dopo la chiusura per orientare le proprie strategie di investimento alla luce dei verbali dell’ultima riunione del principale comitato di politica monetaria del governo federale della Riserva (Fed) a Zio Il paese di Sam.

Alle 11:04, lo Swiss Market Index (SMI) è sceso di un altro 0,38% a 11,6277 punti, dopo aver segnato un minimo giornaliero di 11.590 punti nelle prime borse. Lo Swiss Leader Index (SLI) ha perso lo 0,39% a 1.922,52 punti e lo Swiss Performance Index (SPI) ha perso lo 0,44% a 15.502,68 punti. Delle trenta valutazioni principali, cinque sono aumentate mentre quattro sono rimaste più o meno a galla.

Il colosso dei farmaci generici e biosimilari Sandoz (-1,9%) ha tolto la lanterna rossa al fornitore di servizi per il personale Adecco (-1,1%) e ha gareggiato con il produttore di imballaggi alimentari SIG Group (-1,8%) per questo ingombrante accessorio.

Il dividendo di Roche (-0,8%) è stato gravato dal fallimento di un programma clinico avanzato sulla combinazione dell’immunoterapia consolidata Tecentriq (atezolizumab) e tiragolumab ancora in fase di sviluppo contro una forma di cancro ai polmoni. La multinazionale del Reno ha inoltre previsto di spendere fino a 1,5 miliardi di dollari per acquisire l’azienda californiana sviluppatrice di terapie geniche allogeniche Poseida Therapeutics.

Gli altri due pesi massimi di Zurigo sono caduti allo sbando, la nave alimentare Nestlé è andata alla deriva dello 0,6% mentre il laboratorio Novartis (-0,2%) ha limitato i danni.

In fondo alla classifica si trova il colosso dell’oculistica Alcon (+1,7%), sostenuto dai commenti degli analisti, davanti al logista svittese Kühne +Nagel (+0,6%).

Zurich Insurance ha fallito ai piedi del podio provvisorio, beneficiando di commenti elogiativi sulla sua nuova tabella di marcia triennale.

I titoli del lusso hanno registrato una notevole ripresa, Richemont è tornato in pareggio mentre la compagnia Swatch ha guadagnato lo 0,3%.

Sul mercato più ampio, il produttore di materiale rotabile Stadler Rail (-0,7%) non ha quasi beneficiato dell’annuncio di un nuovo ordine per quattro treni metropolitani in Texas.

Il gestore di punti vendita per viaggiatori Avolta perde l’8%, duramente colpito da una raccomandazione di vendita di Barclays.

Deluso anche il produttore austriaco di motori Pierer Mobility (-7,7%), all’indomani di un netto rimbalzo alimentato da manovre volte ad estendere il suo orizzonte finanziario, garantendo così di poter onorare l’intero debito, interessi compresi. (AWP)

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