Di fronte alla controversia suscitata dall'annuncio di un aumento delle tasse sui trasferimenti a pagamento (DMTO), il governo potrebbe risparmiare alcuni acquirenti. L'ufficio del primo ministro lo ha confermato a diversi media verrebbero previste delle eccezioni. Una decisione che mira ad allentare le tensioni in un mercato immobiliare già sotto pressione.
Tassi debitori rilevati il 26/11/2024
Acquirenti per la prima volta: supporto strategico
Il primo annuncio del primo ministro Michel Barnier di aumentare il DMTO dal 4,5% al 5% ha suscitato scalpore nel settore immobiliare. Notai, agenti e compratori denunciano un provvedimento ritenuto contrario al potere d'acquisto. Per un immobile stimato a 300.000 euro, l'aumento equivarrebbe a 1.500 euro di costi aggiuntivi secondo i dati JDD, una somma significativa per molte famiglie già coinvolte in un mutuo ipotecario.
Il governo sembra aver ascoltato queste critiche escludendo da questo aumento i nuovi acquirenti. Questa categoria, che rappresentava ancora il 55% dei mutuatari nel 2023è ora in minoranza, vittima dell'aumento dei tassi di indebitamento e dell'inflazione. La volontà di risparmiare loro questa tassa riflette l'urgenza di rivitalizzare un mercato a mezz'asta, con un calo delle transazioni immobiliari di quasi il 25% in tre anni.
Nuove abitazioni, l'altra priorità
Anche le nuove abitazioni sono esenti da questo aumento delle spese notarili. Il settore sta attraversando una crisi storica un calo del 10% dei permessi di costruire in un anno e un'esplosione dei costi di costruzione legata all'aumento dei materiali e ai nuovi standard ambientali.
Questa esclusione di nuovi beni mira a limitare i danni per un settore che ha già perso più di 30.000 posti di lavoro secondo la Federazione francese dell'edilizia. Sebbene questa misura sia accolta favorevolmente dai promotori, essa resta insufficiente ad arginare la crisi che sta colpendo l'intero settore.
Penalizzato il primo, critiche pendenti
D'altro canto, gli acquirenti di vecchi immobili, siano essi seconde acquirenti o investitori, non saranno risparmiati dall'aumento delle imposte sui trasferimenti. Una decisione presentata come temporanea e valida per tre anni, ma che preoccupa i professionisti del settore immobiliare. Molti temono un effetto dissuasivo sulle transazionigià in netto declino.
Anche la fattibilità giuridica di questa differenziazione solleva interrogativi. Secondo il principio di uguaglianza fiscalepotrebbe essere difficile giustificare una tassazione diversa a seconda del profilo degli acquirenti. I dipartimenti, che avranno l’ultima parola sull’applicazione di questo aumento, dovranno anche arbitrare tra le loro esigenze finanziarie e il rischio di malcontento degli elettori in vista delle elezioni del 2028.
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