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Il cane che si lanciò dall'aereo all'aeroporto Charles de Gaulle non è stato ancora trovato nonostante le ricerche approfondite

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Quasi cinque giorni dopo la fuga, Amalka non si trova ancora da nessuna parte. Terrorizzata da “un atterraggio duro” all'aeroporto Charles de Gaulle, secondo la sua proprietaria Míša, il cane è scappato non appena il personale ha iniziato a scaricare i bagagli in stiva. Da allora, Míša ha lanciato una raccolta di testimoni e condivide quotidianamente lo stato di avanzamento della ricerca su Instagram, nella speranza di ritrovare il suo animale.

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La sua storia ha suscitato scalpore sui social media, dove vengono girati video di Amalka che vaga sulla pista innevata dell'aeroporto. Le autorità aeroportuali stanno esaminando seriamente la questione. “Le ricerche continuano e l'Air (che ha mobilitato in particolare personale distaccato e volontari), l'aeroporto di Parigi e la polizia aerea stanno compiendo tutti gli sforzi per ritrovare l'animale”, indica Air France su X.

Una gabbia installata nella foresta

La compagnia aerea precisa di essersi occupata del soggiorno di Míša in aeroporto mentre il cane veniva ritrovato. Ma nei suoi racconti la turista croata attacca regolarmente le autorità, accusando Air France di averle “mentito” e di non aver messo in campo le risorse sufficienti.

Quest'ultimo è stato visto in un bosco alla fine delle piste, ma non risponde ai richiami di Míša, la giovane si dispera. Sono stati mobilitati i vigili del fuoco e un drone, oltre ad un veterinario dotato di pistola tranquillante per addormentare in sicurezza il cane. Sabato sera è stata addirittura installata una gabbia nella zona in cui è stata vista Amalka. Nessun risultato ancora…


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