Questo potrebbe essere un passo indietro? C'è una novità per quanto riguarda l'aumento delle tasse sui trasferimenti (le cosiddette “spese notarili”). Senza dubbio consapevole che questa misura da un miliardo di euro rischia di ostacolare l'avvio della ripresa di un mercato immobiliare ancora fragile, Michel Barnier farà una concessione su una questione che ha fatto molto parlare nel mondo immobiliare ma anche in politica. Il primo ministro ha annunciato la settimana scorsa che il tetto massimo delle spese notarili aumenterà di 0,5 punti per tre anni. Si tratta di un aumento di 1.250 euro per l'acquisto di abitazioni a 250.000 euro.
Di per sé questa somma non pesa molto ma, per molte famiglie, è la goccia che fa traboccare il vaso. L'aumento delle spese notarili (tra il 7% e l'8% del prezzo di vendita, ndr) si aggiunge all'aumento delle tasse sulla proprietà, deciso dai sindaci, e alla minaccia di un ritorno di una tassa sulla proprietà “abitazione mascherata”. Un eccesso di tasse insopportabile, soprattutto per i giovani acquirenti che, nonostante il calo dei prezzi e dei tassi di credito, faticano ancora ad accedere alla proprietà. “Gli acquirenti hanno ancora la sensazione di aver perso potere d’acquisto», affida a Figaro Pierre Tarrade, presidente della Camera dei notai di Parigi. E non è quindi l'aumento delle spese notarili che rischia di migliorare la loro situazione. Al contrario. “Questo aumento è una brutta notizia per gli acquirenti più giovani perché queste commissioni sono raramente finanziate dalle banche, sottolinea Maël Barnier, portavoce del broker Meilleurtaux. Dato che l'adesione è scarsa tra i più giovani, ciò renderà il loro primo acquisto ancora più difficile!»
Anche quello nuovo non sarà interessato
Buone notizie per le famiglie che acquistano una casa per la prima volta: l'aumento delle spese notarili non li colpirà. “E' in cantiere. Gli acquirenti che acquistano per la prima volta spesso hanno poco o nessun acconto o risparmio e saranno i più penalizzati da questa misura.“, ha detto una fonte governativa a Le Figaro, confermando le informazioni del JDD. Il suo predecessore Gabriel Attal voleva andare ancora oltre: eliminare le spese notarili per i nuovi acquirenti.
Anche gli acquirenti di nuove case, siano essi la prima o la seconda volta, saranno esclusi dall'elenco delle persone penalizzate. Una boccata d'aria fresca per loro, anche se le spese notarili pesano meno che per le vecchie case: tra il 2 e il 3% del prezzo di vendita. Oppure 6.250 euro per l'acquisto di un immobile a 250.000 euro contro i 18.750 euro dello stesso alloggio ma vecchio. Un sollievo anche per il settore che versa, da diversi mesi, in una grave crisi. Tanto da dover fare sconti o lavorare nei primi.
Related News :