L’incontro di boxe tra la leggenda dei pesi massimi Mike Tyson e l’ex YouTuber Jake Paul – che secondo quanto riferito ha attirato più di 60 milioni di famiglie su Netflix venerdì sera – è stato caratterizzato da problemi tecnici segnalati da molti utenti che hanno deciso di citare in giudizio l’emittente.
Si tratta di un uomo della Florida che lunedì ha intentato un’azione collettiva presso il tribunale del suo stato per conto degli abbonati Netflix.
Quest’ultimo ritiene che il colosso della radiodiffusione online sia colpevole di violazione del contratto a causa delle frequenti interruzioni durante questa tanto attesa battaglia, ha riferito il New York Post.
Secondo lui, la scarsa qualità della trasmissione avrebbe colpito milioni di persone.
La class action chiede quindi un risarcimento di almeno 50 milioni di dollari americani (ovvero circa 70 milioni di dollari canadesi).
“60 milioni di americani erano ansiosi di vedere “Iron” Mike Tyson, “l’uomo più formidabile del pianeta”, contro lo YouTuber diventato pugile Jake Paul. Ciò che hanno visto è stata “la peggiore trasmissione del pianeta”, afferma la causa, secondo la quale Netflix era “mal preparata”.
Secondo il sito Down Detector, quasi 85.000 spettatori hanno segnalato problemi con tagli o interruzioni della trasmissione durante l’incontro vinto da Jake Paul.
Netflix ha dichiarato sabato che l’incontro è stato visto da più di 60 milioni di persone, affermando che i dettagli su questo pubblico verranno forniti la prossima settimana.
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