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Disoccupazione in Vallonia: un piano ambizioso per “attivare le persone in cerca di lavoro in modo più rapido e sostenibile sul mercato del lavoro”

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“Si pone la questione dell’efficienza del bilancio investito? Nonostante l’attuazione di numerose iniziative e meccanismi, nessuna soluzione concreta ha ancora permesso di porre rimedio alle numerose questioni sollevate. Non c’è altra alternativa che apportare un cambiamento radicale riformando il panorama occupazionale in Vallonia, che è l’obiettivo della nota orientativa”, ha insistito.

Concretamente, quest’ultimo prevede di accelerare e intensificare il sostegno alle persone in cerca di lavoro, che saranno potenziate attraverso un monitoraggio intensivo e un controllo attivo della loro disponibilità.

Verrà inoltre chiarito il ruolo di ciascun operatore e strutturata l’offerta formativa per rispondere alle esigenze delle imprese e colmare le carenze di manodopera.

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Il Forem, il cui contratto di gestione sarà rivisto, sarà dotato di efficienti strumenti digitali, con la prevista implementazione di un vero e proprio fascicolo unico. Allo stesso tempo, saranno messi in atto il monitoraggio e gli indicatori chiave di prestazione.

“Una delle sfide, in conformità con la Dichiarazione di politica regionale, sarà quella di aumentare la partecipazione delle persone in cerca di lavoro alla formazione professionale al fine di aumentare il loro livello di qualificazione e promuovere un’integrazione rapida e sostenibile nel mercato del lavoro, ponendo fine al il fango di alcune popolazioni disoccupate”, ha riassunto Pierre-Yves Jeholet.

“Questa nota di orientamento è ambiziosa, i progetti sono numerosi ma il desiderio è comune: attivare in modo più rapido e sostenibile le persone in cerca di lavoro sul mercato del lavoro, rispondere in modo efficace al problema delle professioni in carenza, migliorare la formazione rispetto ai bisogni delle imprese e ridefinire i ruoli dei diversi operatori per una migliore cooperazione e sostegno alle persone in cerca di lavoro”, ha aggiunto.

Ma per il ministro queste misure – alcune delle quali entreranno in vigore dal 2025 – potranno essere efficaci solo “se avviene un cambiamento di mentalità: chi cerca lavoro deve essere consapevole di essere il motore primario del proprio successo nel mercato del lavoro .” E se il messaggio non dovesse ancora arrivare, “saranno previste delle sanzioni. Oggi esistono, ma sono troppo rare”, ha infine avvertito Pierre-Yves Jeholet.

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