“Bitcoin è sulla buona strada verso una fenomenale valutazione di 100.000 dollari, spinto dalla crescente fiducia che l’amministrazione Trump inaugurerà un’era cripto-friendly, e gli speculatori si stanno mobilitando dietro questa narrazione, alimentando la frenesia” del mercato, ha osservato giovedì Stephen Innes, analista di Gestione patrimoniale SPI.
Tra le misure attese dal settore delle criptovalute, quella di una riserva strategica di bitcoin negli Stati Uniti, costituita principalmente da token sequestrati dai tribunali, e che potrebbe spingere altri Paesi a concedere maggiore legittimità a questa moneta virtuale.
Per costituirlo, il governo americano si impegnerebbe a non vendere più i bitcoin già in suo possesso, prevalentemente sequestrati nell’ambito di cause legali.
Il presidente eletto ha inoltre promesso di allentare drasticamente la regolamentazione sul settore delle valute digitali, certificando che farà degli Stati Uniti “la capitale mondiale del bitcoin e delle criptovalute”.
In particolare, ha promesso di sostituire Gary Gensler, il capo del poliziotto dei mercati finanziari americani, la SEC, odiato da un settore che lo critica per il suo approccio repressivo.
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