A volte non sappiamo cosa fare con determinati file. Palantir ha guadagnato il 250% e Barrows dal 1° gennaio. L’azienda si ripaga 275 volte i risultati del 2024 e 219 volte i risultati del 2025. Se le proiezioni vengono verificate, sarà ancora 169 volte nel 2026. È troppo costoso, ma funziona.
Funziona anche quando l’amministratore delegato, Alexander Karp, ha venduto azioni per un valore di 2 miliardi di dollari in tre mesi (!), di cui più di 1 miliardo di dollari in un mese (!), come sottolineato da Brent Thill, che segue il dossier presso Jefferies e che ha difficoltà a capire come l’azione possa continuare ad evolversi in assenza di gravità.
Ci siamo divertiti a fare la cronologia dei nostri principali articoli su Palantir dall’IPO di fine 2020. La sequenza assomiglia a una sorta di autoflagellazione, tanto che possiamo chiederci se il team di Zonebourse non sia stato stregato da Sauron o sconcertato da Saruman.
Ecco la conclusione del paper di ottobre 2022, quando il titolo era sceso sotto i 10 USD:
“Il file presenta quindi il suo lato oscuro, fa parte della storia come avremo capito, e un carattere speculativo, molto legato al “culto” Peter Thiel. O lo amiamo o lo odiamo, insomma. Era troppo costoso quando è stato introdotto, ma è arrivato a $ 45 perché tutti compravano qualsiasi cosa in quel momento. Attualmente, il titolo è tornato appena al di sopra del prezzo IPO. È ancora molto costoso nonostante il calo dell’80% rispetto ai massimi, a meno che non si pensi che la traiettoria dei profitti prima o poi si unirà a quella della crescita.“
Questo è quello che abbiamo detto a riguardo lo scorso febbraio, quando il titolo veniva scambiato a meno di 20 USD:
“Del resto, gli scettici che sostenevano che Palantir svolga in realtà un’attività di consulenza anziché di sviluppo software saranno senza dubbio contraddetti da un livello di margine lordo che si avvicina all’80% – più vicino ad un Dassault Systèmes che ad un Accenture o ad un Capgemini quindi. Detto questo, non è detto che si possa trarre una conclusione particolarmente positiva poiché in fondo alla classifica il margine netto rimane microscopico…“
Infine, ecco l’apertura dell’articolo del 7 agosto, quando il titolo veniva scambiato a 26 USD:
“Non c’è niente di sbagliato nel cambiare idea, purché sia nella giusta direzione. Gli analisti di Zonebourse avranno tutto il tempo per meditare su questo vecchio proverbio della saggezza popolare britannica. Perché se era forte la tentazione di dire cose negative sull’azienda di Denver controllata dal solforoso Peter Thiel e gestita dall’estroso Alex Karp, bisogna riconoscere che quest’ultima lancia da tempo segnali positivi.“
Di questo passo, potrebbe esserci una raccomandazione positiva quando il file paga 500 volte i risultati! Fai attenzione a questo momento, perché data la nostra storia, probabilmente sarà un segnale di vendita!
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