Se pensavi che scansionare la spesa per verificarne la qualità nutrizionale fosse già dannatamente pratico, allora adorerai questa notizia: Yuka cambia marcia dando ai consumatori il potere di interagire direttamente con i marchi! Questa è una nuova funzionalità che potrebbe sollevare qualche perplessità tra i produttori…
Ricorda: qualche anno fa Yuka arrivò sui nostri smartphone con una promessa semplice ma efficace: scansionare i codici a barre dei nostri alimenti per ottenere un punteggio su 100 e capirne la composizione. Un concetto che ha attirato rapidamente più di 60 milioni di utenti in tutto il mondo, di cui 22 milioni solo in Francia. L'applicazione non si limita solo agli alimenti, poiché analizza anche i prodotti cosmetici identificando gli interferenti endocrini, le sostanze cancerogene e persino gli allergeni.
Ma ora, dopo essere riusciti a farci conoscere cosa mettiamo nel piatto, il team Yuka ha deciso di andare oltre. E non solo un po'! La loro ultima scoperta consentirà agli utenti di scuotere direttamente l'albero di cocco dei principali gruppi alimentari.
Pertanto, quando esegui la scansione di un prodotto che contiene additivi controversi (quelli che appaiono in rosso nell'app), ora puoi inviare direttamente un messaggio al produttore per chiedergli di rivedere la sua copia. Un semplice click e in un attimo diventi un vero attore che può fare la differenza!
L'app offre anche un messaggio già scritto per chi non è sicuro su come formulare la propria richiesta. Ma i più ispirati potranno ovviamente personalizzare il proprio testo. E per amplificare il movimento, Yuka permette anche di condividere la propria azione su X (ex Twitter), per mettere un po' di luce pubblica sui marchi recalcitranti. Presto dovrebbero essere integrate altre piattaforme social come Instagram.
Allora perché ti sei lanciato in questo, visto che è un approccio piuttosto frontale? Ebbene, come spiega Julie Chapon, cofondatrice di Yuka, le autorità pubbliche spesso impiegano anni prima di vietare sostanze riconosciute come problematiche. Tra studi contraddittori, lobby e interessi economici, mentre le normative evolvono, continuiamo a ingerire sostanze potenzialmente dannose.
E non pensare che questi additivi siano essenziali! Come sottolinea Olivier Andrault di UFC-Que Choisir, ci sono sempre alternative più sane. La prova? Alcuni marchi hanno già iniziato a modificare le loro ricette sotto la pressione dei consumatori. Ad esempio, i nitriti nel prosciutto stanno gradualmente diminuendo e diversi produttori di cereali hanno ridotto il livello di zucchero nei prodotti per bambini.
I 55 additivi nel mirino di Yuka non sono scelti a caso: edulcoranti che alterano il microbiota, emulsionanti rischiosi per il sistema cardiovascolare, coloranti sospettati di promuovere l'iperattività nei bambini… Ciascuno è stato selezionato sulla base di seri studi scientifici.
Questa nuova funzionalità è disponibile per tutti (conti a pagamento e gratuiti) in Francia e negli Stati Uniti, dove l'applicazione conta già 700.000 abbonati paganti. Questo approccio è particolarmente rilevante negli Stati Uniti, dove le normative alimentari sono spesso più permissive che in Europa. Inoltre, uno studio della Food Industry Association e NielsenIQ mostra che il 72% dei consumatori considera la trasparenza sulla composizione dei prodotti come un criterio importante nelle proprie scelte di acquisto.
La cosa più affascinante di questa storia è vedere come una semplice applicazione di scansione stia trasformando profondamente il nostro rapporto con il cibo. L'esempio di Intermarché è particolarmente eloquente: il marchio ha modificato ben 900 ricette e rimosso 140 additivi in seguito al feedback degli utenti Yuka. La prova che dando potere ai consumatori si può creare un vero circolo virtuoso!
Insomma, pronti a diventare attivisti dei consumatori? La palla è nel tuo campo perché con ogni scansione, con ogni messaggio inviato, facciamo un altro passo verso un'alimentazione più sana per tutti.
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