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La Francia punta sull’innovazione locale per affrancarsi dalla Cina

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Di fronte a un mercato globale dominato dalla Cina, l’industria francese dei pannelli solari sta cercando di ritrovare colore grazie a iniziative industriali su larga scala. Questi progetti, che portano posti di lavoro e promesse ambientali, dimostrano un salto strategico per rispondere alle sfide della transizione energetica e della sovranità industriale europea.

La Cina, leader indiscusso ma conteso nell’energia solare mondiale

Oggi la Cina regna sovrana nel mercato dei pannelli fotovoltaici, producendo il 90% della fornitura mondiale. Le aziende cinesi, beneficiando di importanti sussidi, dominano le esportazioni con una cifra record di 45 miliardi di euro nel 2023. Questa posizione egemonica indebolisce notevolmente le industrie locali in Europa, che faticano a competere a fronte di prezzi molto competitivi.

La situazione in Francia:

  • In quindici anni quasi tutte le aziende nazionali hanno chiuso i battenti.
  • La PMI Voltec Solar, con sede nel Basso Reno, è l'ultima rappresentante del settore.

Per contrastare questa dipendenza, l’Unione Europea si è posta un obiettivo chiaro: entro il 2030, Il 40% dei pannelli solari installati nel continente dovranno essere prodotti localmente, un approccio supportato da iniziative di reindustrializzazione.

Una ripresa industriale guidata da progetti su larga scala

Due grandi progetti di fabbrica, uno dei quali realizzato dalla società cinese DAS Solar, incarnano la speranza di un rinnovamento industriale in Francia. Queste iniziative mirano a soddisfare una duplice esigenza: ridurre la dipendenza europea dalle importazioni e rafforzare la capacità produttiva locale.

Uno stabilimento DAS Solar a Doubs

  • Investimento: 109 milioni di euro.
  • Lavori: Da 450 a 600 dalla fase iniziale, con un potenziale complessivo di 2.500 posizioni.
  • Localizzazione: un ex sito industriale riabilitato a Mandeure, vicino a Montbéliard.
  • Capacità previste: 3 gigawatt

Secondo i funzionari di DAS Solar, questa struttura risponde alla forte domanda da parte dell’Unione Europea di prodotti fabbricati localmente, facendo affidamento su una stretta collaborazione con le autorità locali.

Holosolis: una gigafactory in Mosella

  • Capacità annunciata: più grande fabbrica europea di pannelli solari e celle fotovoltaiche.
  • Impatto economico: 1.700 posti di lavoro creati.
  • Inizio lavori: previsto per il 2025.

Questo progetto, sostenuto da incentivi legislativi e da una visione strategica europea, dimostra la volontà di ancorare saldamente una filiera produttiva fotovoltaica completa al territorio.

Un mercato promettente ma esigente

L’energia solare rappresenta una questione chiave per la transizione energetica francese. Il mercato nazionale del fotovoltaico è stimato in 20 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Tuttavia, questo rinnovamento comporta delle sfide:

  • Alti costi di produzione in Europa : la competitività resta un ostacolo importante di fronte alle importazioni cinesi sovvenzionate.
  • Modernizzazione tecnologica : diversi anni di deindustrializzazione hanno lasciato un notevole ritardo tecnico.
  • Normative complesse : seppur necessari, talvolta allungano i tempi di realizzazione.

La strategia protezionistica europea recentemente adottata offre tuttavia un quadro più favorevole per lo sviluppo di un’industria locale, rendendo questi progetti sostenibili a lungo termine.

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