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Luc Jose A.
Mentre l’economia globale tenta di stabilizzarsi dopo anni di incertezza, il debito pubblico degli Stati Uniti sta attirando rinnovata attenzione. In effetti, con un livello che raggiungerà il 125% del PIL nel 2024 e un crescente deficit di bilancio, questo problema preoccupa le istituzioni internazionali, in particolare la Banca Centrale Europea (BCE). Pertanto, le recenti dichiarazioni del vicepresidente, Luis de Guindos, sottolineano l’urgenza della situazione e le sue potenziali ripercussioni sulla zona euro.
Un debito pubblico di proporzioni storiche
Il debito pubblico americano continua a crescere, raggiungendo livelli senza precedenti. Secondo dati recenti, oggi equivale al 125% del prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti. Il deficit di bilancio, nel frattempo, è balzato al 6,4% del PIL nel 2024 dal 6,2% dell’anno precedente. Così Luis de Guindos, vicepresidente della BCE, ha dichiarato durante una conferenza bancaria a Francoforte: “secondo il Comitato per un Bilancio Federale Responsabile (CRFB) il debito potrebbe esplodere con altri 15.000 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni”. . Questo scenario solleva preoccupazioni sulla capacità degli Stati Uniti di contenere questi squilibri di bilancio.
Tale situazione è in parte il risultato delle attuali politiche economiche. Le promesse di riduzioni fiscali combinate con il proseguimento della spesa pubblica rischiano di peggiorare gli squilibri di bilancio. Inoltre, i dazi doganali introdotti dall’amministrazione Trump non sono sufficienti a compensare questo calo delle entrate fiscali. Questa dinamica, descritta come “protezionismo XXL”, sta già pesando sul valore del dollaro, che si sta apprezzando rispetto all’euro, perturbando così gli equilibri commerciali transatlantici.
Ripercussioni globali ed europee
Al di là dei confini americani, il colossale debito americano rappresenta una minaccia diretta per l’economia globale. Inoltre, poiché il 23% di questo debito è detenuto da investitori stranieri, una crisi potrebbe influenzare in modo significativo i mercati finanziari internazionali. Maria Vassalou, direttrice del Pictet Research Institute, riassume così la situazione: “il resto del mondo ha molto da perdere in caso di crisi del debito americano, perché ha finanziato il deficit americano acquistando dollari, buoni del Tesoro e Azioni americane. Le preoccupazioni crescono poiché le politiche economiche protezionistiche aumentano le tensioni commerciali e riducono la stabilità del mercato.
Per l’Eurozona, le potenziali conseguenze sono altrettanto significative. Mentre la BCE si sforza di stabilizzare l’inflazione attorno al 2%, la debole performance economica dell’ultimo trimestre rivela una produttività a mezz’asta e prospettive di crescita riviste al ribasso. Luis de Guindos avverte che questi “venti contrari ciclici” stanno esacerbando i problemi strutturali dell’eurozona, minando gli sforzi per rafforzare la resilienza economica.
Sebbene gli Stati Uniti restino attraenti per gli investitori grazie alla loro capacità di emettere debito nella propria valuta, le crescenti tensioni e le politiche protezionistiche potrebbero invertire questa dinamica. Un’attenta gestione di queste sfide sarà fondamentale per evitare una crisi finanziaria globale. Allo stesso tempo, l’Eurozona deve rafforzare i propri meccanismi economici per proteggersi da potenziali turbolenze. Il debito americano è uno specchio degli squilibri globali e richiede un coordinamento internazionale per stabilizzare un sistema finanziario sempre più interconnesso.
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Luc Jose A.
Laureato a Sciences Po Toulouse e titolare di una certificazione di consulente blockchain rilasciata da Alyra, ho aderito all’avventura Cointribune nel 2019. Convinto del potenziale della blockchain di trasformare molti settori dell’economia, mi sono preso l’impegno di sensibilizzare e informare il generale pubblico su questo ecosistema in continua evoluzione. Il mio obiettivo è consentire a tutti di comprendere meglio la blockchain e cogliere le opportunità che offre. Mi impegno ogni giorno per fornire un’analisi obiettiva degli eventi attuali, per decifrare le tendenze del mercato, per trasmettere le ultime innovazioni tecnologiche e per mettere in prospettiva le questioni economiche e sociali di questa rivoluzione in corso.
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