Rallentamento della tendenza inflazionistica negli Stati Uniti nonostante l’aumento in ottobre, clima economico cupo nella zona euro, accelerazione dell’inflazione indiana in ottobre… Cosa ricordare dalle notizie di questa settimana.
L’indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense di ottobre ha registrato una leggera accelerazione al 2,6% a causa della continua inflazione immobiliare. Gli ultimi dati confermano la volatilità che ci aspettiamo per l’inflazione, in particolare se verranno attuate le politiche della nuova amministrazione Trump, ma riteniamo che la tendenza generale sia per ora al ribasso.
Anche nell’Eurozona, i dati preliminari sull’inflazione per ottobre indicano una tendenza al ribasso. Anche se riteniamo che la Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe essere particolarmente attenta a questi dati, potrebbe continuare il suo allentamento monetario e tagliare i tassi a dicembre. Si prevede che questi tagli dei tassi, insieme all’aumento del reddito reale (al netto dell’inflazione), stimoleranno i consumi e la domanda delle famiglie in Europa.
Ci aspettiamo una ripresa economica eterogenea tra i paesi, con le politiche interne che giocheranno un ruolo chiave. Negli Stati Uniti è probabile un leggero rallentamento economico. Si prevede che il contesto economico generale rimanga favorevole.
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