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Prigione per i neonazisti che invocavano il genocidio

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Tobias S., ex leader del partito di estrema destra dei nazionalisti svizzeri (Pnos), dovrà trascorrere sei mesi in prigione. Lo ha deciso giovedì il tribunale di Basilea. L’uomo era sotto processo per aver espresso in numerose occasioni, tra il 2020 e il 2022, dichiarazioni antisemite sui social network e tramite messaggi. Ha pubblicato in particolare un video intitolato “Spaventare ancora gli ebrei”, in cui invocava esplicitamente il genocidio, riferisce la “Basler Zeitung”.

Attacchi contro la comunità ebraica che l’avvocato di Tobias S. ha cercato di far passare per semplici critiche. Non abbastanza per convincere il presidente del tribunale. “Le vostre convinzioni sono pericolose e odiose”, ha dichiarato, annunciando il suo verdetto. Un annuncio più volte interrotto dall’imputato, che ha accusato il giudice di mentire.

Alla fine, il quarantenne, già più volte condannato per commenti e atti razzisti, è stato condannato a 12 mesi di carcere, sei dei quali chiusi. Dovrà inoltre pagare una multa di 2.500 franchi e spese procedurali di 20.000 franchi. L’imputato, tuttavia, ha indicato che intendeva ricorrere in appello.


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