Cosa risolverà la situazione, visto che lo sciopero alla centrale elettrica di Pointe Jarry dura da due mesi? In congedo retribuito non si può fare nulla, le parti non riescono a trovare un terreno comune. La FE-CGTG richiede l’applicazione del Codice del Lavoro per il loro calcolo. Ma EDF-PEI rifiuta di cambiare il suo metodo di calcolo, che secondo la società è più favorevole. Le spiegazioni del sindacato.
E ora, cosa succede allo sciopero della Federazione dell’Energia (FE-CGTG) presso la centrale elettrica di Pointe Jarry a Baie-Mahault?
Dopo il fiasco dei negoziati, il sindacato e la direzione di EDF Insular Energy Production (PEI) si sono separati ieri (giovedì 14 novembre 2024), dopo due mesi di mobilitazione.
Senza dire cosa prevede, nei prossimi giorni, la FE-CGTG”richiede negoziati sinceri ed equi“, in un comunicato stampa diffuso questo venerdì.
Si ricorda che non è stato trovato alcun accordo sull’ultimo punto di blocco della domanda avanzata dai dipendenti in sciopero: il metodo di conteggio delle ferie retribuite.
La FE-CGTG chiede un’applicazione rigorosa del Codice del lavoro, che consentirebbe ai lavoratori di ottenere 25 giorni lavorativi di ferie retribuite.
L’azienda insiste sul fatto che il suo metodo di calcolo è migliore; cosa che la direzione non è riuscita a dimostrare ai funzionari sindacali. Questi ultimi sostengono che questo sistema imposto”dà diritto agli agenti solo a 23,5 giorni lavorativi di ferie retribuite“.
Per spiegare al pubblico guadalupano le cause del blocco dei colloqui, il sindacato ricorre alla pedagogia.
Elle [NDLR : EDF-PEI] si trincera dietro una sentenza della Corte d’appello di Rennes (11 maggio 2006 – RG04/06288) confermata da una sentenza della Corte di cassazione (12 marzo 2008 Appello 06-19.598) che convalida questo metodo di conteggio poiché è più favorevole del Codice del lavoro.
Estratto del comunicato stampa della FE-CGTG – 15/11/2024.
Ma questo è tutto, indica la Federazione dell’Energia: il comunicato EDF-PEI è più favorevole del Codice del lavoro, abbinato a “elementi inseparabili”, menzionata nelle citate sentenze, ma non riunita dalla società:
- La concessione di due giorni lavorativi aggiuntivi (ovvero 27 giorni lavorativi);
- Il riporto dei diritti all’esercizio successivo;
- Il frazionamento dei periodi di ferie a discrezione del dipendente.
Come lo scorso 18 ottobre, il dialogo è interrotto.
Inoltre, in assenza della firma di un protocollo di fine conflitto, tutti i punti oggetto di un accordo negoziato, registrati dalla Direzione dell’Economia, dell’Occupazione, del Lavoro e della Solidarietà (DEETS), rimangono obsoleti.
L’ultima volta che la FE-CGTG si è trovata con le spalle al muro, le cose sono andate male.
Tutti i motori della centrale elettrica di Pointe Jarry sono stati spenti e ne è seguito un blackout, che ha privato la Guadalupa dell’elettricità per diverse ore. Il sistema potrebbe essere riavviato dopo più di 39 ore.
Questa situazione è stata catastrofica, in termini economici, di sicurezza e sanitari.
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