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Rachida Dati denuncia la “famigerata requisitoria” del PNF

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La Procura finanziaria nazionale ha chiesto questo venerdì che Rachida Dati e l'ex capo della Renault-Nissan Carlos Ghosn siano processati per corruzione e traffico d'influenza. Protesta il ministro della Cultura.

La ministra della Cultura Rachida Dati ha denunciato venerdì 15 novembre un atto d'accusa “famigerato” e “scioccante”, dopo la richiesta della Procura nazionale delle finanze (PNF) di avviare un processo per corruzione e traffico d'influenza contro di lei e quello dell'ex Renault -Il capo della Nissan, Carlos Ghosn.

In un comunicato stampa, il ministro evoca una “strumentalizzazione di questa vicenda da parte dei (suoi) avversari politici in spregio di ogni principio” e assicura di affrontare “questa nuova prova con serenità e determinazione”

900.000 euro in questione

Rachida Dati, 58 anni, è sospettata di aver ricevuto, “in tutta riservatezza, anzi nella più completa opacità”, 900.000 euro tra il 2010 e il 2012 per servizi di consulenza registrati in un accordo tariffario firmato il 28 ottobre 2009 con la RNBV, filiale della Renault- Alleanza Nissan, ma senza aver effettivamente lavorato, mentre era avvocato e deputata europea (2009-2019).

Le indagini miravano anche a verificare se questo accordo sugli onorari potesse essere utilizzato per nascondere un'attività di lobbying al Parlamento europeo, vietata a qualsiasi funzionario eletto.

Secondo Rachida Dati, i “documenti” da lei presentati alla procura nazionale “attestano e dimostrano dettagliatamente che il suo contratto con l'avvocato non è né nascosto né segreto”. E “tutte le mie fatture di compenso figurano nei conti del gruppo Renault Nissan a mio nome e il mio nome in qualità di avvocato”, precisa nel suo comunicato stampa.

“Questo dossier è solo un regolamento di conti”

Inoltre, “i dirigenti di allora della Renault Nissan, così come le autorità dei paesi interessati, hanno espresso la loro soddisfazione per il lavoro svolto”, afferma il ministro. “Per quanto riguarda le accuse di lobbying o corruzione all'interno del Parlamento europeo, si tratta di una pura costruzione intellettuale che ignora la realtà del funzionamento del Parlamento europeo”, aggiunge.

“Questo dossier è solo un regolamento di conti tra i signori Senard (ex presidente della Renault, ndr) e Carlos Ghosn di cui oggi sono una vittima collaterale”, conclude la signora Dati.

Dopo essere stata inizialmente collocata nello status più favorevole di testimone assistito, è stata incriminata nel luglio 2021.

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