Mentre Jean-Philippe Imparato, nuovo direttore generale di Stellantis, ha annunciato il 10 novembre davanti alla commissione affari economici dell’Assemblea nazionale che potrebbe preservare la forza lavoro delle 12 fabbriche francesi del gruppo per i prossimi 3 anni, ora è fiducioso di fronte a ciò che rappresenta una preoccupazione crescente per molti produttori di automobili: gli standard sulle emissioni di CO2.
In occasione della pubblicazione dei dati di vendita di ottobre 2024, Stellantis ha accolto con favore la crescita di tutti i suoi veicoli elettrici ed elettrificati (ibridi plug-in e micro-ibridi). “La nostra forte crescita nei segmenti elettrici chiave e le nostre prestazioni eccezionali in diversi mercati sono la prova del nostro impegno nel rispettare le normative UE, proteggendo al contempo il nostro ecosistema, con un obiettivo chiaro che è quello di fornire mobilità pulita, sicura e conveniente ai nostri clienti in Europa e oltre”, ha dichiarato il capo di Stellantis.
L’effetto Citroen sulla C3
Ricordiamo che se le vendite del gruppo sono state deludenti dall’inizio dell’anno, il mese di ottobre sembra segnare una ripresa. In particolare grazie alla Citroënë-C3, arrivata in ritardo ma che il mese scorso ha preso il comando del mercato francese dei veicoli elettrici. Inoltre, Stellantis è riuscita a collocare la sua Peugeot E-208 e la Fiat 500e nella Top 5 dei veicoli elettrici più venduti dall’inizio dell’anno.
Attenzione però a ridimensionare questi dati alla luce di due eventi: l’arrivo sul mercato delle Citroën ë-C3 consegnate nell’ambito del leasing elettrico, che inevitabilmente farà lievitare le cifre. E il fatto che, nonostante la Fiat 500e sia tra le più vendute, la sua produzione è stata nuovamente interrotta per il mese di dicembre. Le sue scorte sono piene, mentre le vendite sono in calo. Ciò comporterà l’interruzione della produzione per quasi la metà del 2024.
Progressi su scala europea
Stellantis è inoltre soddisfatta, sempre sul mercato elettrico, di aver visto aumentare i propri volumi di vendita (tutti i marchi messi insieme) in diversi paesi europei. Sulla scala dei 29 paesi dell’Ue la situazione non è spettacolare: +1,2%. Per quanto riguarda la quota di mercato, è del 12,5%. Nel dettaglio, in Francia l’aumento sarebbe del +10% rispetto a ottobre. E addirittura +31% da inizio anno. In Belgio l’aumento è del +16%, in Portogallo del +31,4% e addirittura del +188% nel Regno Unito, soprattutto grazie a Vauxhall. È in questo contesto di crescita che il gruppo Stellantis, per voce del suo patron, ritiene di poter raggiungere gli obiettivi di CO2 sia nel 2024 che nel 2025 – la famosa normativa CAFE che impone che un veicolo su cinque sia elettrico.
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