La Banca nazionale svizzera (BNS) è uno degli azionisti di Trump Media & Technology, la società madre del social network Truth Social. Lo rivelano i moduli che l’istituto deve fornire alla SEC, il poliziotto dei mercati americani.
La Banca nazionale dispone di riserve valutarie per diverse centinaia di miliardi di franchi. Li investe in obbligazioni, in oro, ma in parte anche in azioni. È molto difficile conoscere con precisione i suoi investimenti, ad eccezione di quelli alla Borsa americana. La legislazione americana impone di pubblicarli ogni trimestre.
Scopriamo che detiene quasi 2.500 azioni quotate negli Stati Uniti. Il suo portafoglio, cresciuto di quasi il 6% nel terzo trimestre grazie al buon andamento dei mercati azionari, ammonta a 154 miliardi di dollari (circa 136 miliardi di franchi).
Un approccio “neutro”.
Contattata, la BNS non ha spiegato il motivo per cui ha acquistato azioni della società di cui Donald Trump è azionista. Non commenta nessuna posizione particolare. Spiega che “adotta un approccio quanto più neutrale e passivo possibile nei suoi investimenti azionari. Il suo portafoglio riproduce così integralmente il mercato rilevante e quindi la massima diversificazione dei suoi investimenti”.
In breve, acquista tutte le azioni americane. E da quando Trump Media & Technology è diventata pubblica quest’anno, è nel suo portafoglio per un valore di 1,8 milioni di dollari. Una cifra modesta rispetto ai suoi investimenti ma che resta un simbolo.
La BNS prevede tuttavia alcune eccezioni, come ad esempio le banche o le aziende che fanno molto affidamento sul carbone. La sua politica attira regolarmente critiche, perché continua a investire in aziende inquinanti, come i gruppi petroliferi o l’estrazione del gas di scisto.
Azioni di giganti della tecnologia
Il documento della SEC permette anche di conoscerne le principali posizioni. I più importanti sono i colossi della tecnologia, a cominciare da Apple, Microsoft, Amazon, Meta (la società madre di Facebook) e Alphabet (la società madre di Google).
C’è anche Tesla. La Banca nazionale svizzera detiene più di 2,2 miliardi di dollari in azioni della società di Elon Musk, anche uno dei maggiori sostenitori di Donald Trump. Un investimento particolarmente redditizio visto che il titolo ha registrato un balzo del 30% nel corso del terzo trimestre.
Al di fuori del settore tecnologico, diverse aziende farmaceutiche, tra cui Elli Lilly, figurano nei maggiori investimenti della BNS, così come Exxon Mobile, il colosso petrolifero.
Matilde Farine
Soggetto prodotto con l’aiuto del team di RTS Data
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