Poco più di un anno dopo aver suscitato scalpore in Quebec e aver attirato l’attenzione dell’Ufficio québécois de la langue française (OQLF) per il mancato rispetto delle norme sull’etichettatura, i supermercati T&T, di proprietà di Loblaw, lo fanno di nuovo.
• Leggi anche: Francesi: esplosione nel numero delle denunce all’OQLF
“Sono appena tornato ed era impossibile per me essere servito in francese”, ha spiegato DiarioHélène Choquette, all’uscita del nuovissimo supermercato asiatico nel Quartier Dix30, a Brossard, lunedì mattina.
Foto Martin Jolicoeur
Martin Jolicoeur
“Era lo stesso ovunque. Dal pescivendolo, dal macellaio, era in cinese [mandarin ou cantonais] o solo in inglese. Impossibile trovare qualcosa in francese, continuò. Anche i messaggi del citofono risuonavano in inglese e cinese in tutto il negozio. Mai in francese.»
Proprietà di Weston
Fondata a Vancouver trent’anni fa, la catena di distribuzione alimentare asiatica è entrata in Quebec nel dicembre 2023, con l’apertura di un primo punto vendita a Montreal. Giovedì scorso, la catena ha aperto in pompa magna il suo secondo negozio, questa volta a Brossard, sulla costa meridionale di Montreal.
Foto Martin Jolicoeur
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Prima sarebbe stata sufficiente meno di una settimana Il diario comincia a ricevere testimonianze di clienti scontenti della sorte riservata ai francesi in questo nuovo stabilimento dell’azienda Loblaw, di proprietà della famiglia Weston.
Il diario ho visitato il sito lunedì pomeriggio. Questo supermercato, con una superficie di circa 5.000 metri quadrati, si trova a Brossard nei locali del Quartier Dix30, proprietà di Carbonleo anch’essa alle spalle di Royalmount, a Mont-Royal.
Reclami all’OQLF
Per più di un’ora abbiamo girovagato per l’immensa area commerciale dedicata quasi esclusivamente a prodotti alimentari, cosmetici e articoli da cucina di origine o ispirazione asiatica.
Foto Martin Jolicoeur
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Se infatti l’esposizione delle sezioni o dei reparti del negozio (frutta e verdura, ad esempio) è in francese, abbiamo notato che è infatti ben diversa per le quantità di prodotti, confezionati o etichettati in un’altra lingua (cinese, giapponese, vietnamita, coreano, ecc.) che francese.
“È assurdo vedere questo. È come se il francese e la Carta della lingua francese del Quebec non fossero mai esistiti, ci ha detto un altro cliente. Ci sono ancora dei limiti. Potete star certi che presenterò un reclamo all’OQLF”.
Foto Martin Jolicoeur
Martin Jolicoeur
La situazione è tanto più “grave e preoccupante”, secondo Jean-Paul Perreault, presidente dell’organizzazione Impératif Français, in quanto tutti gli imprenditori conoscono l’importanza di “rispettare il proprio mercato”.
“Imponendo così linguaggi che non sono quelli del mercato si corteggia [le français]è come se T&T avesse scelto di inferiorizzarlo. Non è solo un insulto, ma una mancanza di rispetto che dovrebbe essere denunciata”.
Martin Jolicoeur
Martin Jolicoeur
L’anno scorso, in seguito alle rivelazioni di Diario sulla debole presenza del francese sull’etichettatura dei T&T nel quartiere St-Laurent, a Montreal, il ministro della lingua francese Jean-François Roberge ha invitato alla responsabilità dei cittadini: “Tutti i montrealesi, indipendentemente dalla loro origine, devono poter vivere e lavorare in francese. Abbiamo tutti il dovere di dare l’esempio parlando il più possibile, ma anche il dovere di pretendere di essere serviti in francese quando questo non è il caso”.
Nessuna multa ancora
Interrogata, l’OQLF ha confermato ieri di conoscere bene T&T, essendo già stata oggetto di 18 denunce formali da parte di cittadini dal 1È aprile 2023 per quanto riguarda la “conformità dell’esposizione, dei prodotti che l’azienda offre in vendita nonché della lingua del servizio”.
Tina Lee, pdg Supermercati T&T
Foto Supermercati T&T
Martin Jolicoeur
Da allora, nessun fascicolo riguardante T&T è stato presentato dall’OQLF al Direttore dei procedimenti penali e penali (DPCP). Se il canale ha potuto beneficiare del “supporto” dell’OQLF nel suo “approccio di franchizzazione”, T&T non ha ancora ricevuto alcuna condanna o multa per violazione delle leggi linguistiche della provincia.
Iscritto da Il diariola direzione di Loblaw ha rifiutato la nostra richiesta di un’intervista sull’argomento. Per quanto riguarda la nostra richiesta di intervista con Tina Lee, CEO di T&T, quest’ultima è rimasta inascoltata.
▶ Martedì, le azioni di Loblaw hanno continuato a crescere alla Borsa di Toronto, chiudendo la sessione a 187,39 dollari per azione, in aumento dello 0,75% rispetto al prezzo di chiusura del giorno prima. Nell’ultimo anno, le azioni di Loblaw sono aumentate di $ 64,92, ovvero del 53,01%.
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