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verso l’interruzione del lavoro venerdì

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“Dopo quasi un anno di negoziati, e nonostante tutti i nostri sforzi, le parti sono ancora molto lontane da un accordo su molte questioni”, ha dichiarato il presidente nazionale del Sindacato dei lavoratori delle poste (CUPW), Jan Simpson.

Il sindacato avrà il diritto di indire uno sciopero il 15 novembre alle ore 00:01.

Anche se l’avviso è stato dato al Canada Post, il CUPW “non ha ancora deciso se sarà indetto immediatamente uno sciopero”. Ciò “dipenderà dalle azioni di Canada Post al tavolo delle trattative nei prossimi giorni”, si legge in un comunicato stampa.

Lo ha confermato una fonte vicina alla vicenda Giusto che il datore di lavoro ha presentato una notifica di blocco.

In un comunicato stampa diffuso a fine mattinata, Canada Post precisa che “a meno che non vengano conclusi nuovi accordi, gli attuali contratti collettivi cesseranno di essere applicati a partire da di venerdì.

“La Società potrà quindi avvalersi dei mezzi previsti dall’art Codice del lavoro canadese e di adattare le sue operazioni alle sue realtà operative e alle esigenze commerciali.

Mentre martedì mattina ha ordinato un arbitrato vincolante per cercare di risolvere le controversie portuali in Quebec e Columbia Britannica, il ministro del Lavoro Steven MacKinnon spera ancora che Canada Post e CUPW raggiungano “un accordo al tavolo”.

Mantenimento dei servizi essenziali

Il sindacato e il datore di lavoro si impegnano a mantenere i servizi essenziali in caso di sciopero, compresa la consegna di assegni pensionistici e assistenziali, nonché di animali vivi.

L’azienda avverte, però, che altri servizi potrebbero subire ritardi.

Ma l’“incertezza” che aleggia da quando la CUPW ha adottato un mandato di sciopero “ha accelerato il declino della situazione finanziaria” di Canada Post.

Temendo che le loro spedizioni non raggiungano i destinatari, le aziende si rivolgono alla concorrenza.

Secondo l’azienda, i volumi dei pacchi sono diminuiti del 28% la scorsa settimana rispetto alla stessa settimana dell’anno scorso. Il periodo, appena prima delle festività natalizie, è “solitamente il più affollato dell’anno”.

Le trattative sono in stallo

CUPW rappresenta 55.000 membri in tutto il paese, compresi i corrieri postali urbani, rurali e suburbani. Alla fine di ottobre i suoi membri hanno votato al 95% per un mandato di sciopero.

I negoziati, in corso da quasi un anno, sono stagnanti. Martedì scorso il sindacato ha presentato una nuova controproposta, giudicando “insufficiente” l’ultima offerta del Canada Post presentata il 29 ottobre.

La CUPW chiede ora un aumento salariale del 22% in quattro anni, rispetto all’11,5% proposto dal datore di lavoro.

Il sindacato denuncia diverse “battute” richieste dal datore di lavoro riguardo alle prestazioni sociali, ai congedi e al piano pensionistico.

Da parte sua, Canada Post accusa i suoi dipendenti di “resistere”.[r] cambiare”.

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