Alla BMW, tutte le cifre sono in ribasso. Crediti fotografici: Matthias Balk/dpa/picture-alliance/Newscom/MaxPPP
Hanno detto che è stato risparmiato. Convinti che la tempesta che ha scosso l’industria automobilistica tedesca non avrebbe raggiunto Monaco, ci siamo rassicurati. Las. La BMW ha appena annunciato i dati del terzo trimestre e trema. Il risultato è in calo dell’83,8% su un anno, l’utile operativo diminuisce del 61% e le vendite del 13%. Di conseguenza anche il fatturato è diminuito del 15,7%.
Eppure all’inizio dell’anno, anche se non tutto andava bene, i risultati sono stati migliori del previsto, sorprendendo anche gli analisti di borsa. E poi, come il bilancio francese che si sgretola senza prevedere nulla, o desiderare che nulla si sappia, abbiamo dovuto affrontare i fatti: nulla sta andando bene. In Cina le vendite sono diminuite del 30%, nonostante il Paese rappresenti ormai da diversi anni un buon terzo delle BM vendute nel mondo.
Un margine operativo inferiore a Renault
Conseguenza di Bérézina: il margine operativo si è attestato al 2,6% in questo trimestre, mentre l’anno scorso era al 10,6%. Naturalmente, nel corso dell’intero anno, questo margine dovrebbe essere compreso tra il 6 e il 7%. Non abbastanza per gridare al fallimento, ma un margine simile è più simile a quello riscontrato tra i produttori generalisti non proprio in forma, come Stellantis che intende aumentare il proprio tra il 5 e il 7%. È comunque al di sotto dell’altro generalista francese, Renault, che conta sul 7,5% per il suo esercizio 2024.
Eppure. Nel mondo premium, dove prezzi e margini sono più alti, generalmente compensiamo un volume necessariamente inferiore rispetto ai produttori generali, o basso costocon un guadagno più elevato per auto venduta. Un’equazione che a Monaco non funziona più.
Ovviamente, vista la sorpresa e l’entità del danno, gli osservatori ed i mercati (quando sono stati annunciati questi risultati il titolo BMW ha perso il 7,2%) hanno voluto conoscere il colpevole. La Cina agisce ancora come il lupo cattivo, ma Oliver Zipse, il capo del gruppo, ha servito loro un altro cattivo su un piatto d’argento: l’IBS. Questo Sistema di frenatura integrale funziona, sostanzialmente, attraverso un processo puramente meccanico e idraulico, mentre l’ABS è elettronico. O. Solo che il sistema in questione, sviluppato da Continental, presenta dei guasti e avrebbe comportato un enorme ritiro di 1,5 milioni di Mini, BMW e Rolls-Royce e un blocco delle consegne da parte del produttore dell’attrezzatura.
Colpa di Continental
Questo è un chiaro colpevole che spiega perfettamente il calo dei risultati di questo terzo trimestre. Solo che Continental non la vede in questo modo e lo ha dichiarato la settimana scorsa “Solo una piccola parte delle forniture a BVMW è stata interessata da un problema relativo a componenti che richiedevano la sostituzione”. «È colui che dice chi è», “è chi dice chi è” e un passaggio della palla disastrosa tra i due giganti tedeschi con l’effetto più bello. Litigi e scontri scolastici tra il produttore e il suo fornitore di attrezzature potrebbero far sorridere se non rischiassero di avere conseguenze sociali all’interno delle due aziende.
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