“Eccellenza” sembra essere solo un termine di marketing, e Lindt avrebbe fatto meglio a non alzarlo troppo in alto. A causa di questa parola l’azienda zurighese di cioccolato Lindt & Sprüngli è nel bel mezzo di una tempesta negli Stati Uniti, riferisce “NZZ am Sonntag”. Una rivista a tutela dei consumatori ha infatti misurato troppi metalli pesanti nelle barrette di cioccolato fondente “Excellence”. La vendita di un prodotto del genere è legale, ma il contenuto di metallo deve essere indicato in un avviso, precisa “Le Temps”, ma non è questo il caso. Contro la società è stata intentata un’azione legale collettiva.
Lindt ha però voluto respingere questa denuncia, tentativo respinto a settembre. E il metodo ha acceso la polvere. I suoi avvocati hanno sostenuto che il termine “Eccellenza” era “pubblicità esagerata sulla quale nessun consumatore ragionevole può basare le proprie aspettative”. “Le Temps” specifica che la dicitura “realizzato professionalmente con i migliori ingredienti” è stata descritta dagli stessi avvocati della Lindt come “puffery”, traducibile con “beffardo”. Tanto da far infuriare i consumatori americani, la cui indignazione si scatena sui social network.
Per Lindt & Sprüngli si tratta solo di un grosso malinteso: “Nel nostro parere legale abbiamo affermato che parole come ‘eccellente’ non suggeriscono automaticamente, secondo la legge statunitense, che un prodotto è privo di metalli pesanti”, scrive l’azienda. Ma il danno è fatto.
Cacao sudamericano caricato naturalmente
Uno dei motivi per cui il cioccolato Excellence contiene metalli pesanti è del tutto naturale: contiene cacao proveniente dal Sud America, che spesso cresce su terreni vulcanici. Questi però contengono cadmio, che si trova nei fagioli. E questi hanno un gusto particolare che non può essere sostituito dal cacao di altre fonti senza alterare il prodotto finale. Tuttavia i valori di vendita legali non mettono in pericolo la salute, assicura l’associazione Chocosuisse.
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