Sabato 9 novembre, poco prima delle 10, un uomo ha sfondato il muro del monastero di Santo Espíritu del Monte, situato a Gilet, vicino a Valencia, in Spagna. Ha quindi iniziato a cercare gli svantaggi nella loro stanza e a colpirli quando ne ha trovato uno.
Secondo i testimoni, avrebbe gridato “Io sono Gesù Cristo” e avrebbe detto alle sue vittime che voleva ucciderle. Qui vivono sette religiosi e quattro sono rimasti feriti, di cui uno, di 76 anni, gravemente alla testa. È stato portato in ambulanza all’ospedale di Sagunto. Gli altri tre feriti, di 57, 66 e 95 anni, presentano diversi traumi e contusioni, secondo “El Pais”.
Un quinto monaco è intervenuto, ha affrontato l’aggressore e lo ha fatto fuggire. Gli ultimi due monaci non sono stati attaccati. Il posto ha anche una guest house, ma quel giorno non ce n’era. L’aggressore, presentato come turbato, si è dato alla fuga. È descritto come un uomo di 30-40 anni di corporatura robusta. È ricercato dalla polizia.
Nel monastero non ha rotto né rubato nulla. Apparentemente è venuto solo per attaccare i monaci. L’ordine francescano, a cui appartengono i monaci, ha inviato un comunicato chiedendo all’aggressore “di essere consapevole del danno subito e di poter porre rimedio a comportamenti per nulla tipici della condizione umana”.
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