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più cinese che tedesca, questa Audi elettrica abbandona gli anelli

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Concetto AUDI E

Audi lancia un nuovo marchio sul mercato cinese: AUDI. Più che un semplice cambiamento nel modo di scrivere il marchio, ora senza anelli, una nuova strategia destinata a mantenersi in Cina. Ed è in definitiva l’Audi più nuova che abbiamo visto da molto tempo.

Come la maggior parte dei marchi tedeschi, i risultati di Audi sono diventati iper-dipendenti dal mercato cinese. Quasi un terzo dei veicoli venduti ogni anno dall’azienda inanellata si trova in Cina. Quindi, quando le vendite crollano come accade da tre anni, e ancora di più quest’anno, ha un nome: Katastrophe…

Il nuovo concept presentato a Shanghai simboleggia quindi la volontà di rilanciare la macchina imponendo il marchio sul mercato sempre più importante dei veicoli elettrici. Ciò che le auto attuali finora non sono riuscite a fare. E per convincere il cliente cinese, la ricetta scelta da Audi, come da Volkswagen, consiste nel presentare i nuovi modelli come più cinesi che tedeschi… Il cliente locale ormai crede che la supremazia tecnologica non venga più dall’Europa, ma dalla Cina.

In questo caso, questa nuova famiglia di veicoli elettrici è stata progettata in collaborazione con SAIC, sfruttando in gran parte le tecnologie del gruppo cinese. Una gamma che comprenderà tre modelli, le cui versioni di produzione appariranno a metà del 2025. E per accentuare ulteriormente la differenza con la gamma classica, parleremo ora di AUDI. In maiuscolo e senza gli anelli sostituiti dalle scritte. Un nuovo marchio che non è proprio uno. Ma soprattutto, i veicoli probabilmente non saranno distribuiti nella classica rete Audi, condivisa tra SAIC-Audi e FAW-Audi…

Una vera nuova Audi

Le ultime nuove Audi, A5, A6, Q5 o Q6, hanno lasciato una sensazione di conservatorismo, nel loro concetto e nel loro stile. Il concept AUDI E contrasta quindi radicalmente con le abitudini, senza cadere nella standardizzazione dei modelli cinesi. Per una volta non si tratta dell’ennesimo SUV, alto 1.460 mm, bensì di una sorta di station wagon, degna della stirpe Avant. La parte posteriore, invece, delinea una sorta di bagagliaio separato, alla maniera dell’Avatr 11. All’anteriore, le linee tratteggiate luminose evocano la griglia Single Frame, senza l’impressione di massa, e la fascia nera superiore integra i diversi sensori. Lidar siede orgogliosamente sul tetto, per confermare le capacità di guida semi-autonoma necessarie sul mercato cinese.

Dal punto di vista delle dimensioni, Audi, scusate, AUDI è riuscita a rimanere ragionevole. Laddove molti modelli cinesi superano i 5 metri, questo concetto si accontenta di 4870 mm di lunghezza, ma comunque di 1990 mm di larghezza.

All’interno, il cambiamento di stile è altrettanto radicale. Passare da un’Audi Q6 a una Nio sembra un cambio di epoca. Qui sarà molto meno evidente, con il tabellone molto orizzontale dominato da una massa di schermi giustapposti: schermi degli specchietti esterni, strumentazione, zona centrale e zona passeggeri. Non leggerissima, ma chiaramente più pensata per un’esperienza condivisa tra gli occupanti piuttosto che per il solo guidatore.

Modello di punta, l’AUDI E eroga 570 kW e 800 Nm tramite due motori. La batteria da 100 kWh 800 volt consente 700 km di autonomia (CLTC – ovvero circa 550 km WLTP) con una ricarica pari a 370 km equivalenti in 10 minuti (circa 25-80%..).

Interamente progettata in Cina, dove viene prodotta, la versione di serie di questo concept non sarà offerta in Europa.

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