Zurigo (awp) – Il mercato azionario svizzero ha chiuso giovedì in positivo, recuperando terreno dopo il leggero crollo del giorno prima in seguito all’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. Gli investitori hanno ritrovato fiducia e si preparano ad assimilare in serata le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve americana (Fed).
A New York, Wall Street in mattinata ha registrato un progresso. Gli investitori stavano digerindo i guadagni record del giorno precedente dopo la vittoria di Donald Trump e stavano ora rivolgendo la loro attenzione alla decisione della Fed.
Wall Street è “molto concentrata sulle discussioni della banca centrale americana (Fed)” che dovrebbe annunciare un ulteriore taglio dei suoi tassi, ha sottolineato Quincy Krosby, di LPL Financial.
La Fed ha tagliato i suoi tassi di interesse di mezzo punto percentuale a settembre, e i tassi sono attualmente compresi tra il 4,75 e il 5,00%. Secondo la valutazione del CME Groupe i mercati si aspettano in gran parte un calo di un quarto di punto percentuale.
La Banca d’Inghilterra, senza alcuna sorpresa, ha abbassato il tasso di riferimento di un quarto di punto, per la seconda volta quest’anno, al 4,75%.
L’SMI ha chiuso in rialzo dello 0,59% a 11.917,00 punti, con un massimo di 11.990,69 e un minimo di 11.855,47. Lo SLI ha guadagnato lo 0,84% a 1.961,62 punti e lo SPI lo 0,56% a 15.865,33 punti. Dei 30 titoli principali, 23 sono saliti, 6 sono crollati e UBS ha chiuso invariato.
Per una volta è stata Novartis (-0,8%) a finire ultima, dietro Sonova (-0,7%) e Givaudan (-0,4%).
Hanno guadagnato terreno gli altri due pesi massimi Roche (+0,6%) e Nestlé (+0,1%).
Sul gradino più alto del podio è salita Swiss Re (+7,2%), davanti a Logitech (+3,6%) e al buon Schindler (+2,2%).
Il riassicuratore zurighese ha aumentato massicciamente le sue riserve per le sue attività di responsabilità civile negli Stati Uniti e ha quindi abbassato notevolmente le sue previsioni di utile per l’esercizio in corso. Ma la decisione era attesa, poiché gli analisti ritenevano che la relativa debolezza degli accantonamenti avesse costituito il principale freno al titolo per molti anni.
Le azioni Logitech si sono riprese dopo aver perso oltre il 5% il giorno prima, raggiungendo un nuovo minimo annuale. Il mercato ha indubbiamente espresso il timore di vedere il produttore di accessori per computer colpito dal crescente protezionismo della futura amministrazione Trump. La Valdo-California sarebbe però armata di fronte a un simile scenario, ha osservato un broker, ritenendo che la reazione del mercato mercoledì sia stata esagerata.
Diversamente si sono comportati gli altri due assicuratori Zurich Assicurazioni (+0,3%) e Swiss Life (-0,1%).
Nei primi nove mesi del 2024 Zurich Insurance ha registrato un aumento dei premi nei suoi principali affari danni e infortuni, beneficiando in particolare di un’accelerazione particolarmente forte nella regione dell’America Latina. Il gruppo ha raccolto premi in crescita del 4% in un anno raggiungendo 36,13 miliardi di dollari nel settore Property & Casualty, il suo core business.
A ridosso del podio, alla vigilia della presentazione dei risultati semestrali, è finito il gruppo ginevrino dei marchi di lusso Richemont (+2,1%). Gli analisti prevedono un fatturato di 10,18 miliardi di euro e un utile netto di 1,88 miliardi.
Nel contesto del mercato più ampio, lo specialista austro-tedesco di semiconduttori e fotonica AMS Osram (-13,2%) ha riportato un miglioramento della sua redditività nel 3° trimestre, mentre i suoi ricavi sono diminuiti.
L’assicuratore Bâloise (invariato) è stato oggetto di voci su una possibile acquisizione da parte di un altro importante attore del mercato assicurativo, la Zurich Assicurazioni. Quest’ultima ha negato qualsiasi interesse per il suo concorrente Basilea.
Il gruppo alimentare Orior (-4,7%) ha annunciato l’immediata partenza del suo direttore generale Daniel Lutz, in carica da quasi dieci anni. Sta anche posticipando il suo investor day.
La holding di private equity Private Equity Holding (PEH, invariato) ha registrato una perdita nella prima metà dell’esercizio finanziario 2024/2025, chiuso a fine settembre. Lei attribuisce questo scarso risultato all’inflazione e ad una difficile situazione geopolitica.
Il gruppo bancario Valiant (+0,8%) migliora nei nove mesi ricavi e risultati con un utile consolidato in crescita del 5,3% a 105 milioni di franchi svizzeri. Si prevede un aumento dell’utile consolidato per tutto il 2024.
Bank Vontobel (invariato) ha visto aumentare nel corso dei nove mesi il proprio patrimonio gestito grazie soprattutto ai notevoli afflussi di nuovi capitali. Gli obiettivi vengono mantenuti ed è in corso un programma di risparmio.
rp/vj
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