È stata la notte dei massimi per le criptovalute. Tra martedì 5 e mercoledì 6 novembre il valore di bitcoin ha raggiunto il suo massimo storico, superando per la prima volta i 75.000 dollari (70.000 euro). Anche Ether, il secondo grande criptoasset, ha visto il suo valore aumentare, avvicinandosi ai 2.600 dollari, così come le “meme coin”, parodia delle valute digitali tra cui dogecoin, promosse da Elon Musk, fervente sostenitore del candidato repubblicano.
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Questi aumenti riflettono la fiducia del settore di fronte ai risultati delle elezioni americane. Innanzitutto perché il Senato si è spostato sul fronte repubblicano: il democratico Sherrod Brown, favorevole a una maggiore supervisione dei criptoasset, viene sostituito da Bernie Moreno, 57enne ex concessionario di automobili ora imprenditore della blockchain. Per sconfiggere Brown sono stati investiti circa 40 milioni di dollari in criptovalute, riferisce il canale americano CNBC.
A questo si aggiunge, ovviamente, il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. “Siamo sulla soglia di un nuovo Rinascimento americano”ad esempio, ha reagito Tyler Winklevoss sul social network X, mentre suo fratello Cameron, poche ore prima, incoraggiava gli internauti a inserire una scheda elettorale di Trump nell'urna elettorale. I due fondatori della piattaforma di scambio di criptovalute Gemini sono tra le personalità della Silicon Valley che hanno sostenuto finanziariamente il candidato repubblicano.
Patchwork di misure pro-criptovalute
Se il mondo dei criptoasset esulta all’idea di un nuovo mandato dell’ex magnate del settore immobiliare, è soprattutto perché quest’ultimo non smette di dargli una mano da maggio. Originariamente un critico virulento del bitcoin, il repubblicano ha compiuto una svolta di 180 gradi ed è ora visto come il campione dei criptoasset. “Gli Stati Uniti saranno la capitale crittografica del pianeta”ha assicurato, lo scorso 27 luglio, sul palco della Bitcoin Conference, organizzata a Nashville (Tennessee), davanti a una folla esultante.
Tra le misure che il miliardario intende adottare una volta rieletto: l'abbandono di ogni progetto di dollaro digitale, il licenziamento di Gary Gensler (presidente dell'autorità americana dei mercati finanziari, noto per le sue posizioni rigide nei confronti del settore), la creazione di una riserva strategica di bitcoin da parte del governo americano… Ma anche, cosa più sorprendente, la garanzia che il “mining” – cioè la creazione in rete – di bitcoin avvenga solo sul suolo americano. Quest'ultima idea aveva suscitato perplessità, essendo il processo di mining per sua natura decentralizzato, e aveva lasciato un certo numero di osservatori a chiedersi quale fosse la reale comprensione dell'ex presidente sul funzionamento dei criptoasset.
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