Mentre i dati di milioni di clienti Free circolano nel dark web, la speranza di una procedura semplificata per sporgere reclamo è appena svanita.
La vicenda della pirateria gratuita prende una nuova svolta. Mentre la CNIL aveva annunciato la creazione di un modulo online per facilitare la presentazione delle denunce da parte delle vittime, questo progetto è stato improvvisamente abbandonato.
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Azioni concrete da intraprendere dopo la fuga di dati gratuiti
Un cambio di strategia che lascia nell'imbarazzo i circa 20 milioni di clienti potenzialmente colpiti da questo grave attacco informatico, 5 milioni dei quali hanno visto il proprio IBAN cadere nelle mani dei criminali informatici.
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Pirateria gratuita e SFR: sei uno di quelli colpiti?
Questo dietrofront solleva interrogativi. Il modulo, che avrebbe dovuto essere ospitato sul sito cybermalveillance.gouv.fr, si era tuttavia dimostrato valido in precedenti attacchi informatici, in particolare quello contro Viamedis e Almerys lo scorso febbraio. La procedura ha poi consentito di presentare denuncia in soli tre minuti, senza spostamenti fisici.
Contattate da diversi media, le autorità restano evasive sulle ragioni di questo abbandono. Né la CNIL né la Procura della Repubblica hanno fornito spiegazioni chiare, il che fa dubitare del possibile timore di essere sopraffatti dal numero delle denunce.
Soluzioni concrete per le vittime
Di fronte a questa situazione, le vittime hanno a disposizione due opzioni principali:
- Presenta un reclamo alla CNIL se ritieni che Free non abbia sufficientemente protetto i tuoi dati. Tieni presente che questo processo richiede innanzitutto uno scambio con l'operatore e il suo responsabile della protezione dei dati (DPO).
- Recati fisicamente presso una stazione di polizia o una gendarmeria in caso di utilizzo fraudolento dei tuoi dati con furto di identità o pagamenti non autorizzati.
Per i clienti colpiti dal furto dell'IBAN è necessaria la vigilanza.
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Azioni concrete da intraprendere dopo la fuga di dati gratuiti
È consigliabile:
- Controlla regolarmente i tuoi estratti conto
- Attiva gli avvisi di pagamento dalla tua banca
- Controllare e aggiornare l'elenco dei creditori autorizzati
- Contesta rapidamente qualsiasi addebito diretto sospetto entro 13 mesi (o 70 giorni per i pagamenti extra UE)
Buone notizie: da allora Free ha creato un numero verde gratuito (0 805 921 100) per supportare gli abbonati interessati. Questo servizio è disponibile tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00.
Si tenga presente che il semplice possesso dell'IBAN non è sufficiente per effettuare addebiti diretti fraudolenti. Tuttavia, combinati con altri dati personali rubati, possono facilitare i tentativi di frode. Dobbiamo quindi essere particolarmente vigili di fronte agli SMS, alle e-mail o alle chiamate sospette che potrebbero moltiplicarsi nelle prossime settimane.
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