E se il famoso ago di New York Times rimasto fermo? E se lo sportello messo a punto per mesi in preparazione del 6 novembre per permettere ai suoi milioni di lettori di seguire l'esito delle elezioni presidenziali americane si ritrovasse bloccato? Nel pomeriggio di martedì 5 novembre, infatti, è continuato lo sciopero a tempo indeterminato lanciato il giorno prima dai dipendenti delle professioni tecnologiche quotidiane mentre le notizie elettorali stavano per accelerare.
Il New York Times mobilitato “più di un centinaio di giornalisti, fotografi, operatori video e giornalisti di dati” in tutto il Paese per coprire e analizzare i risultati delle elezioni, il giornale accoglie sul suo sito web, che non rivela alcun turbamento.
“Sappiamo che questo è un giorno di sciopero difficile per i nostri membri, ha dichiarato il sindacato sul suo account X, martedì, alle 13 (ora di Parigi), ma vogliamo essere chiari: siamo qui per le decisioni del management dell' New York Times. » Ciò, afferma la New York Times Guild, il principale sindacato dei lavoratori tecnologici del giornale, rifiuta di aderire alle richieste di aumenti salariali e di miglioramento delle condizioni di lavoro avanzate dagli scioperanti.
Le trattative, però, sono andate avanti fino a domenica sera. “I punti critici negli ultimi giorni riguardano la questione se i lavoratori possano ottenere una clausola di 'giusta causa' nel loro contratto (il che significa che possono essere licenziati solo per cattiva condotta o per un altro motivo di questo ragazzo); aumenti salariali ed equità retributiva; e politiche di rientro in ufficio »rivela un articolo pubblicato sul sito quotidiano. Si sostiene inoltre che la direzione abbia informato tutti i dipendenti delle sue varie proposte tramite e-mail: “Un aumento salariale annuo del 2,5%, un aumento minimo del 5% per promozioni e un bonus i 1.000 dollari ». Insiste nel chiedere due giorni di presenza alla settimana in ufficio fino a giugno, e l'autorizzazione a farlo “lavorare interamente da remoto per tre settimane all’anno”.
Avviso depositato diversi mesi fa
Secondo il sindacato, il 95% dei suoi membri (600 persone – ingegneri informatici, responsabili di prodotto, ecc. – coinvolte nella gestione del sito e dell'applicazione) hanno votato per lo sciopero. “per un giusto salario (…) e lavoro remoto flessibile »mentre la diffida data diversi mesi fa avrebbe potuto consentire di evitare questa situazione di blocco.
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