Il grafico dell'indice dei prezzi delle azioni tedesche DAX alla Borsa di Francoforte
coppia Pauline Foret
Lunedì i mercati azionari europei hanno chiuso in ribasso, ad eccezione del Footsie britannico, le perdite nel settore tecnologico sono state compensate dal rialzo dei titoli legati alle risorse naturali, mentre i mercati trattengono il fiato prima delle elezioni presidenziali americane.
A Parigi, il CAC 40 ha perso lo 0,5% a 7.371,71 punti. A Francoforte il Dax ha ceduto lo 0,47%. A Londra ha fatto eccezione il FTSE 100, che ha chiuso in rialzo dello 0,09%.
L'indice EuroStoxx 50 ha perso lo 0,42%, l'FTSEurofirst 300 lo 0,29% e lo Stoxx 600 lo 0,26%.
Tutta l'attenzione è ora rivolta alle elezioni presidenziali del 5 novembre negli Stati Uniti, dove i sondaggi danno la vicepresidente in carica Kamala Harris, 60 anni, testa a testa contro l'ex presidente Donald Trump, 78 anni.
“Una vittoria di (Donald) Trump significherà probabilmente una sottoperformance del mercato europeo rispetto a quello americano”, ha affermato Sebastiano Chiodino, responsabile degli investimenti focalizzati sulla responsabilità di Generali Asset Management.
“D'altro canto, una vittoria di Harris favorirebbe maggiormente la continuità e, inevitabilmente, la fine del 'Trump trade', che potrebbe consentire alle azioni europee di raggiungere quelle americane”, ha aggiunto.
I mercati attendono anche la riunione della Federal Reserve di giovedì, che potrebbe svolgersi mentre il nome del nuovo inquilino della Casa Bianca potrebbe non essere ancora noto se lo spoglio dei voti continua.
VALORI IN EUROPA
Il settore energetico ha guadagnato lo 0,35%, spinto dall'aumento dei prezzi del petrolio dopo che i paesi dell'OPEC+ hanno dichiarato l'intenzione di ritardare di un mese l'aumento di produzione previsto. D'altro canto, il settore tecnologico è scivolato dell'1,06% dopo che Morgan Stanley ha abbassato la sua raccomandazione sulla STMicroelectronics a “sottopeso” rispetto al “peso online”, facendo crollare il titolo del 3%.
Burberry sale del 4,8% alla Borsa di Londra dopo che informazioni di stampa suggerivano un interesse del concorrente italiano Moncler (-2,1%) ad acquistare il gruppo britannico del lusso.
Schneider Electric ha ceduto il 2,33%, ultimo del CAC 40, mentre il direttore generale Peter Herweck è stato licenziato a causa di un disaccordo strategico con il consiglio di amministrazione.
Il gruppo svedese FFS ha ceduto il 22,8%. Gli analisti citano un articolo apparso sul quotidiano economico Daily Dagens Industri che invitava gli investitori a vendere le loro partecipazioni nel gruppo immobiliare fortemente indebitato.
UNA WALL STREET
A Wall Street, gli investitori si mostrano particolarmente cauti anche alla vigilia delle elezioni presidenziali, facendo sì che gli indici si muovano in ordine misto.
Il Dow Jones ha perso lo 0,46%, l'S&P-500 è rimasto stabile e il Nasdaq è avanzato dello 0,16%.
Sul fronte del valore, Tesla cancella parte delle sue perdite dopo essere scesa di quasi il 3% all'inizio della sessione, avendo venduto 68.280 veicoli elettrici prodotti in Cina in ottobre, con un calo del 5,3% su un anno ai dati della China Passenger Car Association pubblicati lunedì. Il titolo perde lo 0,14%.
Nvidia guadagna il 2,69% dopo l'annuncio che il colosso tecnologico sostituirà Intel (-2,42%) nell'indice Dow Jones Industrial Average dall'8 novembre.
GLI INDICATORI DI OGGI
Il morale degli investitori nella zona euro è aumentato per il secondo mese consecutivo a novembre, ma un po' meno del previsto, secondo un sondaggio pubblicato lunedì.
Il settore manifatturiero della zona euro, da parte sua, ha mostrato alcuni segnali di stabilizzazione nel mese di ottobre, con l'attività in contrazione per il 28° mese, ma ad un ritmo più lento, mentre quella della Germania ha ripreso fiato e quella della Francia ha continuato il suo declino.
CAMBIAMENTI
Lunedì il dollaro è caduto e gli investitori hanno ribaltato la loro decisione di rifugiarsi su valori considerati favorevoli in caso di vittoria di Donald Trump.
Il biglietto verde ha perso lo 0,46% rispetto al paniere di valute di riferimento, mentre l'euro è salito dello 0,51% a 1,0889 dollari.
VALUTARE
Come il dollaro, anche i rendimenti obbligazionari americani negli ultimi giorni hanno beneficiato delle speculazioni su una possibile vittoria di Donald Trump. Questo lunedì in gran parte si ritireranno.
Il rendimento dei titoli del Tesoro decennali è sceso di 5,8 punti base al 4,3049%, quello dei titoli a due anni è sceso di 4,3 punti base al 4,1599%.
Sulla scia dei titoli americani, il rendimento del Bund tedesco a dieci anni è sceso di un punto base al 2,394%, mentre quello del biennale è salito di 1,2 punti base al 2,291%.
OLIO
I prezzi del petrolio sono in aumento dopo che i paesi dell’OPEC+ hanno deciso di ritardare di un mese il previsto aumento della produzione e gli investitori si stanno preparando alle ricadute delle elezioni presidenziali statunitensi.
Il Brent ha guadagnato il 2,2% a 74,71 dollari al barile e il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) ha guadagnato il 2,36% a 71,13 dollari.
CONTINUA MARTEDÌ:
Martedì gli elettori americani saranno chiamati alle urne per scegliere il loro futuro presidente, un voto storico nella più grande economia del mondo le cui fratture sono illustrate nel duello aspro e indeciso tra la democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump per la Casa Bianca.
Numerosi indicatori economici figurano inoltre nell'agenda quotidiana degli investitori, come la produzione industriale e il deficit di bilancio in Francia, l'indice PMI dei servizi in Francia, Germania e Gran Bretagna, nonché l'indice dei servizi ISM NEGLI STATI UNITI.
(Scritto da Pauline Foret, a cura di Blandine Hénault)
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